Lazio in attesa, i tifosi si mobilitano

La Curva chiama a raccolta la gente: ieri circa 150 ragazzi della Nord si sono ritrovati sotto la Monte Mario, all'Olimpico, per dare un segno tangibile di presenza nel momento cruciale del processo al calcio che vede coinvolta anche la società biancoceleste. Il verdetto arriverà probabilmente nelle prossime 48 ore (secondo alcune voci circolate nella tarda serata di ieri il giorno giusto potrebbe infatti essere addirittura giovedì) ma il gruppo degli Irriducibili ha deciso di scandire le ore più delicate con una serie di iniziative. A partire da ieri, quando è stato esposto uno striscione proprio sul cancello di ingresso: «Lazio detenuta, in attesa di giudizio», recitava il messaggio cubitale. Per oggi è prevista una replica, stavolta alle 16, sempre all'Olimpico. La Curva, in questo momento, intende tutelare la posizione del club. «Speriamo proprio che la società ne esca pulita», sottolineano. Per questo è stata già annunciata un'altra, eventuale manifestazione sotto il Campidoglio, per sensibilizzare le istituzioni. La posizione della società, insomma, è prioritaria. E i legali biancocelesti attendono un segnale prima di far scattare le prossime mosse, come il potenziale ricorso al Tar e alla Camera di Conciliazione del Coni (per l'eventuale squalifica a Lotito superiore ai 120 giorni). L'avvocato Gentile, nei giorni scorsi, aveva dichiarato ufficialmente: «Confidiamo in Ruperto», che è in effetti l'àncora di salvezza per tutti i deferiti. La Lazio aspetta che le mosse della Caf siano logiche, basate seguendo le istanze delle difese e non modellate sulla volontà di Palazzi. La dirigenza si sente estranea a ogni contestazione: non ha mai chiamato designatori né tantomeno arbitri. Si è solo mossa seguendo le vie istituzionali, cioè tramite contatti con il vicepresidente federale della Figc, Mazzini. E senza mai richiedere favori, ma solo trattamenti equi dopo una serie industriale di errori arbitrali: in questo senso si lavora anche per dimostrare che contestazioni di responsabilità potrebbero essere solo presunte e quindi configurare, al massimo, solo una penalizzazione. Stasera è in programma un consiglio di sorveglianza: non è escluso che proprio in queste ore la società possa concedere deleghe anche a un altro membro del club (le chance sono ridotte, considerando l'esiguo numero di rappresentanti tra i due consiglio: i nomi più gettonati sono Moschini e Gilardoni, considerando che l'avvocato Gentile si è dimesso dal consiglio di sorveglianza) come gesto di trasparenza e buon senso nei confronti di chi sta per giudicare. Si aspetta che lo stesso trattamento sia usato nei confronti dell'ultracentenario club.