Gli italiani del Tour preparano un altro scherzetto ai francesi
All'indomani della cocente sconfitta patita ai rigori nella finale dei campionati del mondo, l'ultima cosa che avrebbero voluto i padroni di casa della Grande Boucle sarebbe stata sorbirsi i festeggiamenti in gruppo dei tanti italiani che compongono la carovana gialla. Quindi il riposo di ieri è cascato a fagiolo per evitare spiacevoli confronti. Niente paura, però: anche se la dilazione di 24 ore fatalmente raffredderà un minimo gli animi, anche oggi, alla ripresa, i nostri rappresentanti nel Tour non mancheranno di far sentire la loro voce: e così ci sarà chi si presenterà al foglio di firma, prima della partenza, avvolto in un tricolore (l'ha promesso Ballan), chi magari sulle ali dell'entusiasmo promuoverà una fuga, chi non perderà occasione per qualche sberleffo ai colleghi transalpini, chi vivrà una personale rivincita (Bruseghin, che nella crono di sabato era stato fatto oggetto di molti fischi e cori avversi per il fatto di indossare la maglia di campione italiano contro il tempo). Di certo il percorso della Bordeaux-Dax, 170 km completamente piatti, favorirà un ritorno di riflessione su Italia-Francia; all'evolversi del Tour si inizierà a pensare da stasera, alla vigilia dei Pirenei che verranno aggrediti (in modo soft) domani, con Honchar che è in maglia gialla e la potrebbe difendere ancora a lungo.