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Vieri: «È il sogno di un bimbo che si avvera»

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Il recupero è quasi finito». Christian Vieri si presenta così al Palazzo Ducale di Genova davanti ad oltre mille tifosi della Sampdoria in festa per il suo arrivo in maglia blucerchiata. La scelta di giocare all'ombra della lanterna nasce dal cuore. Il papà Bob ha vestito la maglia blucerchiata diventanto presto un sogno anche per il figlio: «Avevo questo pallino di giocare qui fin da quando ero bambino». E i tifosi impazziscono. Sventolando bandiere, sciarpe, gli dedicano striscioni ed esplodono quando Bobogol si affaccia da una terrazza del palazzo mostrando una sciarpa blucerchiata. «Sono tifoso della Sampdoria fin da bambino — confida Vieri — Per questo provo una emozione particolare oggi». Sereno, in una apparente buona forma fisica, il bomber torna in Italia dopo la parentesi francese al Monaco e non promette sfracelli. È è cauto sulla sfida genovese, ma non nasconde ottimismo. «Non mi pongo obiettivi, l'unico traguardo è giocare il più possibile per segnare tanto». L'ingaggio dell'attaccante si aggira attorno agli 800.000 euro e il bomber ha accettato la riduzione in cambio di un premio basato sul numero delle reti e delle presenze. Vieri ha anche spiegato che «ora la riabilitazione sta finendo e conto di essere pronto per l'avvio del campionato». Sugli azzurri Bobo dice: «Sapevo che avrebbero fatto bene. Soffro a guardarli e a non esserci, ma sono molto felice per loro». «Avrei potuto esserci alla finale di Berlino — continua l'attaccante della Sampdoria — Sto "rosicando" in modo incredibile».

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