È ancora Nadal-Federer
È il caso di questa faida tra Roger Federer e Rafael Nadal che quest'anno si sono già affrontati a Dubai, Montecarlo, Roma e Parigi. Il fatto che tutte queste partite siano state vinte dallo stesso giocatore, Nadal, che tra l'altro era già in vantaggio per due vittorie a una nei precedenti confronti, farebbe pensare ad un pronostico facile. In realtà molti pensano che lo sia ritenendo però che il favorito debba essere Federer. Il problema, o meglio la spiegazione di questa duplice versione, è che il tennis comprende almeno tre discipline diverse che possono dare esiti contradditori. Mentre è fuori discussione che Nadal sia il più forte giocatore del mondo sulla terra battuta, Federer rivendica la stessa prerogativa per quanto riguarda l'erba, rimanendo invece in discussione la leadership sulle superfici più rapide (cemento o indoor). Avendo vinto Federer le ultime tre edizioni di questo torneo non è certo una sorpresa la sua presenza in finale dove è giunto, per la prima volta, senza perdere un set. La novità è rappresentata da Nadal, che nelle due precedenti partecipazione aveva raccolto una sconfitta al terzo turno ed una al secondo. Le due semifinali hanno rispettato il pronostico ma hanno avuto storie, durate e punteggi molto diversi. Lo svedese Jonas Bjorkman era talmente felice di essere arrivato in semifinale e di avere quindi vinto il proprio torneo che non è mai riuscito ad entrare nella proibitiva sfida con Federer, il quale gli ha concesso soltanto quattro giochi. La seconda semifinale, tra Nadal ed il cipriota Marcos Baghdatis ha fatto temere di avere un andamento simile perché Nadal ha vinto facilmente il primo set per 6-1 ed è andato in vantaggio per 1 a 0, 0-40 su servizio Baghdatis nel secondo. Insomma se Nadal avesse sfruttato una di quelle tre palle break c'era il rischio di non avere una partita. Invece Baghdatis ha confermato di avere delle belle qualità, è uscito da quella difficile situazione ed è stato capace di tenere la ruota di Nadal fino al 6 a 5 del secondo set. Non solo ma Baghdatis ha anche avuto una delle nove palle break dell'incontro sul 3 pari mentre è stato penalizzato da un grave errore arbitrale quando sul 6 a 5 per Nadal l'arbitro gli ha negato un chiarissimo ace. Perduto il secondo set, Baghdatis ha continuato a giocar bene ma a crederci di meno. Nadal gli ha tolto il servizio nel quarto gioco del terzo set, si è salvato da 0-40 sul 4 a 2 ed ha finito per chiudere dopo due ore e 26 minuti. L'ultima volta che il Rolkand Garros e Wimbledonn hanno avuto la stessa finale era successo nel 1952 quando a Parigi Jaroslav Drobny sconfisse Frank Sedgman, che si prese poi la rivincita a Wimbledon. Oggi è in programma la finale del singolare femminile che diventa anche uno spareggio tra le due giocatrici che hanno vinto le prime due prove del Grande Slam in questa stagione. Amelie Mauresmo e Justine Henin si sono incontrate nove volte con un bilancio di 5 successi a 4 a favore della giocatrice belga che ha tre anni di meno ma un record più ricco di vittorie importanti. Detto tutto questo e ricordando che le due campionesse non si sono mai incontrate sull'erba e che la Mauresmo rimarrà in ogni caso numero uno in classifica, dovendo scegliere penso che la Henin dovrebbe vincere perché ha un gioco più completo ed un carattere più solido.