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di FABRIZIO MARCHETTI LOTITO-Di Canio, il matrimonio è praticamente all'epilogo.

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«Di Canio? È uno dei tanti giocatori oggi, comunque, non rappresenta più la priorità. Il mercato è cominciato il 1 luglio e finirà il 31 agosto e tutto quello che stiamo facendo viene fatto di comune accordo con Rossi». Il nodo è proprio quello: il tecnico si è espresso in modo favorevole in merito alla conferma del simbolo biancoceleste, come tutto lo staff. E il giocatore si è chiuso in un silenzio assordante: si aspettava almeno una telefonata da parte della società, ne faceva soprattutto una questione di rispetto umano e professionale. Senza contare l'attaccamento alla maglia e ciò che Di Canio rappresenta per i tifosi. Per loro il numero nove era una priorità: ora dovrà decidere se continuare all'estero o dedicarsi, in toto, alla nuova carriera da allenatore. Lotito è sempre più deciso a recidere il cordone ombelicale, salvo ribaltoni al momento improbabili. Ha ufficializzato Ledesma, Mauri e Cribari, ha preso Berni dalla Ternana e ora punta a un altro colpo a effetto. Il Valencia che è venuto in Italia per piazzare gli ex gioielli italiani (tra cui anche Fiore e Corradi) potrebbe dargli una mano: a Rossi piace proprio Di Vaio, suo allievo ai tempi di Salerno. Si studia la possibilità di intavolare una trattativa, l'ostacolo è l'ingaggio. In pole c'è sempre Makinwa, la cui comproprietà è però valutata 3,5 milioni dal Palermo, che cerca Rocchi e lo stesso Di Vanio. Il club ha comunque deciso di stoppare le operazioni: domani la partenza per il ritiro austriaco con la squadra titolare al completo. L'Atalanta chiede Stendardo ed è pronta a dare Lazzari.

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