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di FRANCO BOVAIO DOMENICA sera a Berlino l'Italia troverà la Francia, che si è aggiudicata ...

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Rigore assolutamente indiscutibile, visto che dopo un bel dribbling Henry è stato nettamente colpito dalla gamba di riporto di Carvalho. Scolari ha protestato come un matto con tutti facendo anche brutti gesti verso la panchina francese, ma stavolta aveva torto, così come poco dopo lo aveva nel richiedere un penalty per un evidente tuffo di Cristiano Ronaldo, meritevole anche del giallo per simulazione. Il sogno suo e dei portoghesi finisce qui. Per la terza volta dopo gli Europei dell'84 e del 2000, il Portogallo si è arreso in semifininale alla Francia, che anche ieri ha giocato con la sua maglia portafortuna, quella bianca. Al di là di questo, però, i lusitani hanno pagato i ritmi troppo bassi della loro manovra e l'assenza di una vera punta, che finora erano riusciti a mascherare con grande mestiere. Al Portogallo resta la finalina per il terzo posto di sabato sera, in cui, dopo la delusione di ieri, cercherà almeno di eguagliare l'impresa compiuta da Eusebio e soci quaranta anni fa in Inghilterra, dove arrivarono proprio terzi. La Francia di Domenech dà l'impressione di essere una signora squadra, guidata per mano da due campionissimi come Zidane e Henry e forte nei muscoli e nella sapienza tattica dei vari Vieira e Thuram, Ribery e Makelele. Una nazionale di vecchi marpioni che in questo Mondiale cercano la ciliegina sulla torta (o come Zidane la splendida chiusura) di una carriera che a molti di loro ha già regalato gioie, soldi, gloria e onori. Contro di loro ci sarà da soffrire, ma l'Italia ha dimostrato di saperlo fare. E poi ora gli azzurri hanno la possibilità di vendicare l'incredibile sconfitta della finale degli Europei di Belgio/Olanda 2000, in cui la rete al 90' di Wiltord pareggiò l'1-0 di Delvecchio e quella al 103' dei supplementari di Trezeguet indirizzò la Coppa verso Parigi. A quei tempi era in vigore in Golden Gol, che stavolta per fortuna non c'è più. Precedenti ai Mondiali, le sconfitte a Mexico '86 (2-0 per la Francia di Platini) e a Francia '98 (uscimmo ai rigori con l'errore fatale di Di Biagio che colpì la traversa). Pronti via ed è subito Francia, che con Malouda, già al 1', va al tiro, che finisce a lato. Al 4' gli risponde Deco, con Barthez che respinge male lasciando la palla nell'area piccola e Sagnol che salva sull'accorrente Cristiano Ronaldo. Poi la partita si incanala sui binari della tattica e della prudenza. Le squadre hanno dieci diffidati in due e si vede che non hanno intenzione di darsele col rischio di perdere pedine importanti per la finale. In questa fase iniziale così guardinga emerge la ragnatela del Portogallo, che non perde mai la palla, sfiora il gol con un gran tiro di Maniche all'8' e mette in crisi la Francia sul versante destro della sua difesa, in cui Cristiano Ronaldo manda spesso in crisi Sagnol. Dopo una ventina di minuti, però, Scolari lo inverte con Figo e nessuno capisce perché, visto che da quel momento la difesa francese prende le misure agli incursori portoghesi, la cui azione si va via via spegnendo. Le due squadre si controllano a distanza, le occasioni non fioccano e si capisce che solo un episodio può svegliare la partita dal suo torpore. Questo accade al 32', col fallo su Henry e il rigore di Zidane. Ora il Portogallo è costretto ad inseguire ed è la prima volta che accade in questo Mondiale. La ripresa, però, inizia ancora all'insegna della Francia, con due tiri di Henry e Ribery parati da Ricardo con un po' di fortuna. Il Portogallo prova a spingere, ma sempre sotto ritmo e i francesi chiudono i varchi senza troppa difficoltà. Al quarto d'ora, poi, Scolari perde Miguel (sostituito da Ferriera) e la manovra portoghese deve fare a meno di uno dei suoi uomini più veloci. La mossa della disperazione dello spuntato Scolari è quella di togliere Pauleta e mettere Cristiano Ronaldo centravanti, il che è tutto dire. Dato che non va, al 30' «Felipao» butta dentro il centravanti di scorta Hel

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