Preso Mutarelli. Accordo con Ledesma
In poco meno di 24 ore ha ricostruito il centrocampo, o meglio, la cabina di regia. Ieri ha ricevuto, finalmente, l'atteso autografo di Massimo Mutarelli, centrocampista ex-Palermo svincolato. Intesa fino al 2011, a poco meno di 600 mila euro a stagione. Le parti hanno concordato di inserire nel contratto la famosa clausola legata alla B, ma Mutarelli, rappresentato dall'ex giocatore biancoceleste Lorenzo Marronaro, ha scelto la Lazio preferendola ad altre soluzioni, tra cui anche la Fiorentina. Si è sentito corteggiato in modo importante, ha capito che sarà un perno del nuovo progetto targato Delio Rossi. Il club ha profuso uno sforzo importante, soprattutto a livello temporale, per accontentare il tecnico, che domenica sera partirà con il ritiro con tante certezze nel carniere. Anche perché la novità, reale, è arrivata lunedì notte, quando il club ha raggiunto con un blitz l'intesa di massima con il manager di Ledesma, D'Ippolito. Contratto di cinque anni, anche lui fino al 2011, senza clausole legate a eventuali declassamenti del club. Ledesma ha scelto la Lazio e indirizzerà anche la scelta del Lecce, nonostante il Torino di Cairo abbia rilanciato e sia arrivato a offrire fino a 5,5 milioni. Lotito è pronto a toccare quota 5 milioni, il diesse salentino Angelozzi lo aspetta a Milano per chiudere il cerchio. Pagamento biennale ma senza comproprietà, come imposto dall'evoluzione della trattativa. Defizione attesa nelle prossime ore, entro venerdì e a prescindere, come detto, dall'epilogo della storia-calciopoli. Il club ora tirerà un riga: 16 milioni circa di investimenti per patrimonializzare (Mauri, Cribari, Pandev e Belleri in cambio di 11 milioni in 3 anni all'Udinese) e sostituire la coppia Liverani-Dabo con Mutarelli-Ledesma. Rimane da compiere un altro sforzo, quello relativo a Makinwa. C'è ancora distanza con il Palermo, che continua a chiedere 3,5 milioni. E allora si studiano le alternative, che oltre ai due Asamoah (Gyan e il tedesco Gerald) portano fino a Di Vaio del Valencia. Almeno a livello teorico sono tutti in ballo. Il Palermo continua a seguire Rocchi ma Lotito ha già fatto capire a Zamparini che non se ne parla, che il bomber principe non si tocca. Ancora attesa sul fronte Di Canio: il giocatore attende una chiamata entro domenica giorno della partenza del ritiro. La gente incrocia le dita, Lotito rimane in silenzio. Per l'attacco rimane in corsa anche Lazzari dell'Atalanta. Entro domenica si chiuderà anche con la Ternana per Berni, terzo portiere designato dietro a Peruzzi e Ballotta: probabilmente arriverà anche il baby Ferrario. Poi si parlerà anche di mercato in uscita: il Catania cerca Baronio e Stendardo, Quadri sarà probabilmente dato in prestito nel caso in cui dovesse rimanere il regista negli ultimi sei mesi in prestito a Udine. Ieri, infine, Dabo ha salutato i tifosi su Radio Flash. «Ho aspettato, il presidente mi ha detto che c'era un tetto di stipendi e la mia richiesta non andava. Poi ho aspettato fino all'ultimo. Onestamente, a 29 anni non potevo abbassarmi lo stipendio. Io ho fatto i miei interessi, la Lazio i suoi. Il problema è che Lotito mi ha offerto meno di quanto prendevo e come tutti i lavoratori quando fai bene almeno ti aspetti lo stesso stipendio dell'anno prima non meno. Una sostanziale decurtazione era pesante da accettare. Mi vogliono fare passare per mercenario come hanno fatto per Liverani. Invece so per certo che lui ha fatto di tutto per rimanere. E la stessa cosa ho cercato di fare io. Dalla Lazio, infatti, avrei preteso molto meno di quanto mi danno adesso al Manchester City. Non pretendevo di prendere la stessa cifra. Avrei fatto uno sforzo per rimanere. Sicuramente cercherò di venire appena avrò un attimo di tempo a vedere la Lazio all'Olimpico. Di Canio? Ha una mentalità straordinaria. È un vero laziale e trasmette questa sua voglia a tutti i compagni».