di STEFANO BENEDETTI DORTMUND — Se glielo avessero detto quel 19 febbraio, giorno dell'infortunio durante ...
Sorridente, sereno, Totti si presenta davanti ai microfoni con il volto dei giorni migliori. «Siamo nella storia, anzi la stiamo scrivendo, manca soltanto l'ultima pagina». Sono queste le prime parole del capitano della Roma dopo il fischio finale di Italia-Germania. L'atto conclusivo di domenica dovrebbe coincidere con l'ultima gara in azzurro di Totti. «Domenica potrebbe essere l'ultima partita per me in nazionale e sicuramente non fallirò questo appuntamento. Non ho ancora preso una decisione definitiva ma al 90% abbandono la maglia azzurra e spero di chiudere in bellezza con una bella vittoria a Berlino. Ma ora godiamoci questa vittoria, poi dopo il 9 penseremo al futuro». Gli chiedono di fare un fioretto in caso di trionfo azzurro al Mondiale e di tornare sui suoi passi. Il numero 10 risponde con la consueta ironia. «Se vinco mi accorcio ancor di più i capelli. Non va bene? Allora girerò per un mese con la parrucca». Oggi l'Italia conoscerà la sua avversaria per la finale. Totti confida le sue doti di veggente. «Francia e Portogallo sono due squadre importanti. Un mese fa dissi che la finale sarebbe stata Italia-Portogallo e fino ad ora non mi sono sbagliato... ». La dedica speciale della vittoria sulla Germania va al ct. «Ho ringraziato Marcello Lippie lo ringrazierò per sempre perché ha creduto dall'inizio nel mio recupero. Io, poi, ci ho messo del mio». Prima del gol di Grosso i rigori sembravano l'epilogo scontato dell'interminabile battaglia con i tedeschi. «Già stavo pensando a come tirarlo. Poi quando ho visto in rete la palla di Grosso non ci ho capito più niente. Non so dire se Lippi mi ha tenuto incampo per i rigori. Credo di sì perché uno di quelli che doveva batterli. Questo non significa che dovevo uscire per forza». Quando il ct ha deciso di inserire Del Piero tutti hanno pensato all'uscita di scena di Totti, apparso un po' appannato nella seconda parte della gara. «Stavo bene, non ero stanco nonostante i 120 minuti in campo». Un brutto fallo di Kehl ha rischiato di compromettere la sua gara. «Dopo quel colpo ho sentito la gamba che vibrava. Poi per fortuna è tornato tutto a posto. Mio figlio viene sabato e lo porterò allo stadio per la finale. Tornando sulle polemiche innescate da un giornale che voleva boicottare la pizza degli italiani di Germania, Totti ha scherzato: «La pizza è una delle cose che mi piace di più». Da un protagonista della magica serata di Dortmund a un altro. Zambrotta si gode la vittoria in una gara che lo ha visto sfiorare il gol nei supplementari. «Già mi stavo mangiando le mani per il palo e la traversa... Meno male che ci hanno pensato Grosso e Del Piero». Il sorriso di Zambrotta, quello che il palo di Gilardino e la sua traversa gli avevano tolto. Ma che Grosso e Del Piero gli hanno restituito. Italia in finale. «Una vittoria meritata, credo che abbiamo giocato un'ottima partita - ha detto - Ci manca ancora l'ultimo passo, stiamo vivendo un grande sogno e vogliamo viverlo fino in fondo. Per noi e per tutti gli italiani. A tutte le altre cose penseremo dopo». Prima la finale di domenica. E un avversario da evitare. «Tra Malouda e Cristiano Ronaldo credo sia più difficile da affrontare Cristiano Ronaldo. È un pò più tecnico».