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«Basta con le gare. Ora solo esibizioni»

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Barbara Fusar Poli sembra abbastanza decisa quando le si chiede se ha intenzione di ritornare all'attività agonistica, dopo la delusione olimpica. Il suo compagno di sempre nel pattinaggio sul ghiaccio, Maurizio Margaglio, conferma: «La cosa bella del nostro sport è che puoi continuare ad esibirti sentendo il calore del pubblico anche senza gareggiare. Certo, in esibizione non hai mai l'adrenalina della gara». I due pattinatori milanesi, che hanno conquistato l'oro nella danza ai campionati del mondo di Vancouver nel 2001, avevano già annunciato il ritiro nel 2002. Ma le Olimpiadi di Torino dello scorso inverno, i Giochi in casa, erano un'occasione unica, così Barbara e Maurizio si sono rimessi in gioco, rispettivamente a 34 e a 31 anni. È finita con quella caduta a pochi secondi dalla fine della loro esibizione, quando erano in zona medaglia e con quell'occhiataccia prolungata di Barbara a Maurizio col capo chino, sicuramente una delle immagini più significative delle Olimpiadi Invernali di Torino. Ora i due parteciperanno al Lancia Ice Champions Tour: si esibiranno insieme ad altri campioni del pattinaggio, nei palazzi del ghiaccio di alcune delle più importanti località di montagna del nord Italia. Dopo le Olimpiadi, il pattinaggio sul ghiaccio ha conosciuto un vero e proprio boom in Italia e, complice anche un fortunato programma televisivo, sono sempre di più i ragazzi e le ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport: «L'età ideale per iniziare, se si vogliono avere dei risultati, è quella tra i 5 e 12 anni», consiglia Barbara. «Ma per imparare a pattinare sul ghiaccio non è mai troppo tardi». Capitolo Italia-Germania: «Il calcio non lo seguo per niente, ma i Mondiali non me li sono mai persi» dice Barbara. «L'importante — conclude lei — è che i nostri giocatori sentano tutto l'affetto del pubblico e dei tifosi: quello, e io e Maurizio lo sappiamo bene, è fondamentale per andare avanti».

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