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La vittoria delle Bridgestone Magny Cours banco di prova

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I 6 punti recuperati in un sol colpo da Schumi su Alonso hanno, infatti, dato una indubbia scossa al campionato, oltre al fatto che il leader della classifica, per la prima volta quest'anno fuori dalla zona podio, non può non avere accusato un contraccolpo psicologico nonostante la sua proverbiale imperturbabilità. Il trionfo della Rossa ad Indianapolis, già annunciato dalle qualifiche, ha fatto seguito a due Gran Premi, Inghilterra e Canada, in cui Schumacher aveva ottenuto altrettanti secondi posti conseguiti grazie ad una serie di fortunate circostanze. In particolare a Montreal la prestazione della Rossa aveva lasciato molto a desiderare, subendo la netta superiorità della Renault e lasciando presumere che a breve avrebbe dovuto guardasi anche da una McLaren in deciso progresso. Perciò pure la gara di Indy non prometteva nulla di buono. Ma i misteri gaudiosi della Formula 1 hanno regalato all'improvviso una Ferrari in grande spolvero, tanto da conquistare in scioltezza la prima doppietta stagionale. Evidente che un ruolo decisivo lo hanno giocato le gomme, con la Michelin che, dopo la brutta figura della scorsa stagione ( ricordate il Gran Premio farsa?), ha optato per pneumatici più conservativi, adatti per una passeggiata fuori porta piuttosto che per una corsa. Una situazione contingente che la scuderia di Maranello ha sfruttato come meglio non avrebbe potuto. Comunque, resta un risultato importante e i 19 punti che adesso dividono Schumi da Alonso danno adito ad una fiammella di speranza, facendo sognare la più clamorosa delle rimonte. Se il successo di domenica è stato dovuto soltanto ad un gioco di gomme non sussistono dubbi che fra due settimane in Francia la Ferrari sarà ancora costretta a soffrire. Altrimenti potrebbe prospettarsi una situazione del tutto diversa, quasi l'inizio di un nuovo campionato, con Schumi realmente in grado di riaprire il modiale. A Magny-Cours, pista dove le Michelin hanno sempre offerto prestazioni eccezionali, sono dunque attese verifiche decisive. Da accertare se quello delle coperture Bridgestone ad Indianapolis è stato un exploit occasionale, oppure se hanno definitivamente colmato il gap che le divideva dal concorrente francese. Come è dato di constatare, una Formula 1 condizionata in maniera eccessiva dalle gomme. Ma la Ferrari, nella tana della Renault, ha anche altre carte da giocarsi. Sono, infatti, previste importanti modifiche sulla 248 F1, che potrebbero essere determinanti per dare una svolta alla stagione della Rossa. Insomma, quello di Francia sarà il Gran Premio della verità.

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