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di ALESSANDRO AUSTINI ERA nell'aria da diversi giorni.

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Il gruppo bancario ha rinunciato definitivamente al 2% «ballerino» di Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che controlla la Roma. I patti parasociali stipulati nell'aprile 2004 prevedevano l'acquisto del 49% di Italpetroli da parte di Capitalia, con la possibilità di assicurarsi un ulteriore 2% nel caso in cui la ristrutturazione della holding di Sensi non fosse andata in porto. Ipotesi definitivamente tramontata: nei mesi scorsi il presidente della Roma ha dismesso altri beni, portando a compimento l'opera di risanamento del gruppo. La novità principale emersa nelle ultime ore da Villa Pacelli è la volontà decisa dei Sensi di riacquistare anche il 49% ceduto a Capitalia e tornare così saldamente al comando di Italpetroli e della Roma. Un segnale preciso che conferma l'intenzone dell'attuale proprietà di restare in sella alla società. Toti e gli altri possibili acquirenti sono avvertiti. Negli ambienti bancari, però, si continuano a rincorrere le voci di imprenditori pronti a rilevare il pacchetto azionario di maggioranza. Dopo due giorni di ribassi, è tornato a volare anche il titolo in borsa: ieri le azioni della Roma sono state sospese per eccesso di rialzo e hanno chiuso con un guadagno del 19.95% a 1.15 euro. Intanto, ieri è sbarcato a Roma Faty: il francese si è sottoposto alle visite mediche a Villa Stuart ed è immediatamente ripartito per la Francia. Tornerà a Trigoria per il raduno del 10 e verrà presentato direttamente in ritiro. In serata la società ha ufficializzato il suo acquisto. Il giocatore si legato ai giallorossi fino al 2011 e percepirà un ingaggio a salire da 260mila euro lordi fino a 353mila nell'ultimo anno. La Roma verserà allo Strasburgo un indennizzo di formazione pari a 360mila euro e si è impegnata a garantire al club francese il 10% dell'incasso da un'eventuale cessione del calciatore nei prossimi cinque anni. Roma e Strasburgo, inoltre, giocheranno un'amichevole entro il 31 agosto 2007. Dopo Tonetto e Faty, la società è prossima ad ufficializzare l'acquisto in comproprietà di Cassetti. Venerdì è in programma l'incontro col Lecce che deve ancora scegliere il giovane da inserire nella trattativa come parazialie contropartita. Poi si cercherà di stringere per Semioli. Il Palermo sembra essersi ritirato dalla corsa all'esterno. «Siamo stanchi. Il Chievo - spiega il ds rosanero Foschi - fa un tira e molla da troppo tempo e noi, a certe condizioni, non lo prendiam». Novità anche sul fronte cessioni. Ieri Pradè ha ricevuto a Trigoria Mido: l'egiziano ha rifiutato il trasferimento al Blackburn e ha comunicato la sua volontà di restare alla Roma. Il club inglese era pronto ad acquistarlo a titolo definitivo, versando ai giallorossi cinque milioni di euro e garantendo all'attaccante un milione e mezzo di euro a stagione. A questo punto sembra quasi scontato che l'egiziano, che non rientra nei piani di Spalletti, parta per il ritiro di Castelrotto in attesa di una nuova sistemazione. Stesso destino per Ferrari. «La Roma vuole cederlo in prestito» ha detto ieri il manager Corci. Pradè sta cercando una sistemazione anche a Corvia, che ha rifiutato la Triestina e può finire al Frosinone, e Nonda. L'attaccante africano ha richieste da Inghilterra e Grecia e potrebbe partire in prestito gratuito.

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