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Buffon: «Non deciderà il pubblico, ma un fuoriclasse»

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Il «benvenuto» di facciata palesato fin qui, si sta rapidamente trasformando, ora che l'Italia è capitata sul cammino mondiale della Germania, rapidamente in qualcos'altro. Ieri l'ultimo episodio non esattamente da fair play. Su un giornale tedesco infatti sono uscite delle vignette ad hoc per provocare Totti stuzzicato ancora una volta sul lato familiare. Il giornale scherzava, con dubbio buongusto, sul nome della moglie Ilary, perché qui in Germania «blasen» significa soffiare. «Iè piacerebbe» ha commentato il capitano giallorosso che dimostra ancora una volta di aver raggiunto una maturità che lo rende immune anche dal cattivo gusto altrui. Sulla partita di questa sera comunque gli azzurri hanno le idee ben chiare. Buffon non sembra preoccupato dal pubblico che troverà a Dortmund. «Certo - attacca lo juventino - avrà il suo peso, magari sull'arbitraggio anche se quando parli di una semifinale di un Mondiale non puoi credere che un arbitro si possa lasciar condizionare più di tanto da pubblico». È proprio lui il portiere meno battuto del Mondiale. «Lo sono grazie a una grande difesa. Non credo che con la Germania sarà solo difesa contro attacco, penso invece che la gara sarà decisa dal colpo di un campione: e noi di quelli ne abbiamo di più». Del Piero sogna una maglia da titolare: «Sono eccitato all'idea di giocare, mi piacerebbe, in qualsiasi ruolo» dice ridendo, poi si gira, guarda Buffon e chiude «anche se in porta siamo ben messi». Materazzi invece va dritto al sodo. «È una partita storica, di un grande gruppo. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto finora, ma se non andremo a Berlino ci macherà sempre qualcosa». Tiz. Car

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