Lazio, pronta una nuova memoria Tre motivi per rinviare il giudizio

Ieri i legali biancocelesti si sono riuniti per mettere a punto la strategia odierna: il presidente Lotito - che si è concesso due giorni di riposo in Sardegna - è rimasto a stretto contatto con il pool composto dall'avvocato Gentile, Longo e Siniscalchi. La società ha preparato un dossier che si snoda su un triplice filone sotto il profilo delle eccezioni da muovere alla Caf: il club contesta in prima istanza le nomine di Guido Rossi e di Ruperto, tenendosi aperta la strada per un eventuale ricorso al Tar. L'ex presidente Longo ha invece sviluppato la teoria relativa all'inutilizzabilità delle intercettazioni, mentre Siniscalchi si è mosso per garantire al club un giudizio successivo all'analisi della posizione della Reggina, considerando l'indagine portata avanti da Borrelli. Tre modi diversi riuniti in un unico obiettivo: procrastinare il dibattimento. Il lavoro portato avanti anche dagli altri legali: la Lazio chiede anche che venga disposta una perizia sulle intercettazioni (dopo gli errori registrati durante l'audizione davanti ai pm Beatrice e Narducci a Napoli). Lotito si presenterà stamane insieme ai legali: ci saranno anche Felice Pulici e Fabio Viglione, oltre agli altri sostituti processuali Marco Gentile e Abruzzese. La Lazio fa quadrato, un collegio che vuole difendere le istanze societarie e contestualmente la posizione di Lotito. Il club condivide l'operato del numero uno: nessun dirigente, tantomeno Lotito, ha mai contattato i designatori arbitrali ma solo i vertici federali. Con Carraro e Mazzini che potrebbero diventare i personaggi chiave dell'intera vicenda. L'ex presidente federale, nella sua deposizione, ha sottolineato come fosse stato lui a chiedere ai presidenti di rivolgersi alla Figc in caso di lamentele. Mazzini potrebbe scagionare Lotito, ribadendo che il presidente laziale non gli ha mai chiesto favori, né arbitri graditi ma solo un trattamento equo. Poi ci potrebbe essere il confronto con il magistrato Cosimo Ferri, il grande accusatore. Con la volontà di dimostrare la totale estraneità a ogni tipo di addebito illecito: si può discutere, semmai, come ipotesi, all'articolo 9 del codice di giustizia sportiva, quello del presunto illecito. In tal caso la Lazio verrebbe punita solo con una penalizzazione.