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La ricetta di Beck, numero uno tra i fornelli

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«Gnocchi alla Totti» dello chef tedesco: «Lui li può mangiare anche con il cucchiaio...»

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..se no, che gusto c'è?». Chi meglio del tedesco Heinz Beck, il re degli chef, il numero uno tra i fornelli, può preparare il menù della semifinale dei mondiali. Il pallone d'oro tra i piatti è proprio tedesco e lavora alla Pergola dell'Hilton di Roma: «Giocano meglio gli italiani, i tedeschi contro l'Argentina sono stati più noiosi: quindi niente fretta... al forno circondati da una bella crosta di sale», ride il Totti delle pentole in Italia. «Tifo Italia, l'ho scelta come vita, come casa. Traditore io? Ma tifo sempre anche per la Germania... - spiega Beck - Ho due mani, io, posso stringere contemporaneamente due passioni. Italia-Germania a tavola mi fa venire in mente questo menù». Si presta al gioco volentieri, Beck, ma promette che se veramente vince l'Italia, questo menù va in tavola davvero. «Alla vigilia della partita andrei da Totti e gli direi: Francesco, hai bisogno di un piatto calorico contro i tedeschi, che ti dia forza. Più che degli spaghetti all' amatriciana gli consiglierei degli gnocchi, semplicissimi, pomodoro e parmigiano: l'importante è che siano abbondanti, per farlo correre bene per 90'. Del Piero? Per lui ci vuole un piatto sofisticato, il "Mio Fiore" - continua Beck - si digerisce anche senza Uliveto, il "Mio Fiore"... È un fritto leggero, senza grassi e croccante, che si sbriciola bene in bocca. Si prende un fiore di zucca, lo si frigge prima poi lo si riempie con una purea di zucchine, crostacei e lo si guarnisce con caviale. È leggero, come Del Piero». Ma che piatti abbinare ai panzer tedeschi? «A Klose cucinerei dei knodel, perché nel nord della Germania si chiamano klos: Klose-klos...Knodel con ragù di crema di funghi, una crema bella grassa e abbondante, così non arriva a finire la partita - insiste divertito il miglior cuoco d'Italia - ma molta importanza darei ai due allenatori, che rappresentano il vino di questo menù da semifinale». Lippi e Klinsmann sono due persone che Beck dice di ammirare indistintamente. «Lippi è un Serpico del Feudo di S.Gregorio, un vino della zona di Avellino. Klinsmann è un Giulio Ferrari Riserva del Fondatore - spiega Heinz Beck, stappando idealmente le bottiglie - Lippi si merita un rosso profondo, schietto, che dà mille sfumature. Klinsmann invece è abbinabile ad uno spumante giovane e profumato». Dulcis in fundo, nel vero senso della parola, il dessert. E qui Beck confessa una certa amarezza. «Non ci sarà il Brasile in finale, un peccato. E allora in qualche modo va celebrato lo stesso». La ricetta del dolce finale, il gran finale di Italia-Germania è da leccarsi i baffi. «Lo chiameremo saudade alemanna. Qualcosa di esotico che dia carica: infuso di lime con fave di Tonga...leggero, fresco, generoso. In mezzo un gelato di mango e ricotta. Così è dolce, unico. Sì, che vinca la Germania o l'Italia, il dolce deve essere par condicio, perché comunque sarà una bella sfida». Una sfida all'ultimo cucchiaio. Perché gli gnocchi, Totti, li può mangiare anche con il cucchiaio...».

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