All'Olimpico in campo le eccezioni
In aula, oltre ai 26 tesserati deferiti dal procuratore Federale Stefano Palazzi, ci saranno i legali delle quattro squadre coinvolte pronti a dare battaglia. Quella odierna sarà la giornata delle eccezioni: i clubs deferiti cercheranno di smontare la tesi accusatoria articolata dalla Procura Federale. In particolar modo, Juventus, Fiorentina e Lazio proveranno a commutare il capo d'imputazione, cercando di evitare ad ogni costo l'articolo 6, ovvero l'illecito sportivo. Di fatto la Juventus cercherà una condanna per responsabilità oggettiva e non diretta: la tesi difensiva dell'avvocato Cesare Zaccone punterà a scindere la figura dirigenziale di Luciano Moggi da quella dell'amministratore delegato Antonio Giraudo. Anche la tesi difensiva della Fiorentina proverà a smontare la documentazione prodotta dal procuratore federale Stefano Palazzi. Diego Della Valle, presidente onorario del club viola, di fatto non è un tesserato della Figc e quindi non è processabile a livello sportivo. Altro cavallo di battaglia del legale Giuseppe Morbidelli sarà l'esiguità dei tempi processuali - nonostante la sosta di tre giorni stabilita da Ruperto - e la presunta violazione dell'articolo 111 della Costituzione inerente alla garanzia del giusto processo. L'ultima eccezione sarà mossa in relazione ai contatti tenuti da Diego Della Valle con Franco Carraro e Innocenzo Mazzini, all'epoca dei fatti rispettivamente presidente e vicepresidente federale. I legali della Lazio cercheranno di puntare sullo stesso concetto: il presidente laziale Claudio Lotito, a differenza di tutti gli altri tesserati deferiti, ha intrattenuto soltanto rapporti con i vertici federali, richiamando le istituzioni federali alla massima attenzione ed evidenziando i torti subìti, senza tuttavia chiedere favoritismo alcuno. Gli avvocati della squadra biancoceleste contesteranno altresì la legittimità della composizione della Caf e l'ammissibilità delle intercettazioni telefoniche come prova a carico di Lotito. La battaglia relativa all'ammissibilità delle intercettazioni telefoniche vedrà in prima linea gran parte dei legali chiamati a difendere i 26 tesserati ed i quattro clubs deferiti. Alle 9.30 di questa mattina si riparte: sarà una giornata molto lunga, in cui le eccezioni frazioneranno il processo. La fretta è cattiva consigliera e nemica delle società: Ruperto corre contro il tempo, il commissario Rossi aspetta sotto lo striscione del traguardo la nuova classifica del campionato appena concluso ed i nomi della società da comunicare all'Uefa. Entro il 27 luglio, salvo complicazioni.