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Cufrè rischia una stangata, la Roma in ansia

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Dopo il calcio a Mertesacker la stagione del difensore potrebbe essere compromessa

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Chissà cosa è passato nella testa del difensore negli attimi di fuoco che hanno seguito l'epilogo dell'interminabile sfida tra Germania e Argentina. Il calcione rifilato dal giallorosso al tedesco Mertesacker, sotto lo sguardo dell'arbitro Michel, è stato immortalato da telecamere e macchine fotografiche. Ora Cufrè rischia di pagare con una lunga squalifica quel gesto di follia. La commissione disciplinare della Fifa ha già avviato un'inchiesta sulla maxi-rissa scoppiata venerdì a Berlino. «Sono furioso - ha tuonato ieri Blatter - e adotteremo misure contro chiunque verrà identificato come provocatore di tali incidenti». La Roma si è subito interrogata sulla possibilità che la squalifica possa riguardare anche gli impegni di Cufrè con la maglia giallorossa. Scartabellando i regolamenti la risposta è «sì». Il codice discipilinare della Fifa parla chiaro: l'articolo 47, riferito agli «assalti fisici», al comma 2 parla della possibilità di «estendere la squalifica a livello locale, nazionale e internazionale». Il comma 2 dell'articolo 49 ricorda invece che «i giocatori coinvolti in risse devono essere squalificati per almeno sei partite e la portata del provvedimento si estende a tutte le gare ufficiali in campo internazionale». Il fattore determinante per la Roma sarà la tipologia di squalifica imposta a Cufrè dalla Fifa. Se il difensore verrà fermato per un determinato numero di partite, il provvedimento dovrebbe riguardare soltanto gli impegni con la nazionale. Se invece la Fifa decidesse di imporgli una squalifica a tempo, l'argentino non potrebbe giocare neanche le gare di campionato e delle competizioni Uefa. Quest'ultima, però, dovrebbe comunque avviare un procedimento separato da quello della Fifa. Il giocatore è furibono con i suoi colleghi tedeschi e con l'arbitro. La Roma osserva con attenzione ed è già pronta ad attivarsi nelle sedi legali. Anche sul fronte mercato non mancano le turbative. Fino a ieri sera non è stato annunciato l'acquisto di Faty. La Roma ha in mano la firma del giocatore ma deve concludere con lo Strasburgo la questione relativa al premio di formazione. A Trigoria c'è il timore che qualche club possa bussare alla porta dei francesi e ostacolare la trattativa. Il contratto di Faty è scaduto il 30 giugno e, anche in questo caso, i regolamenti parlano chiaro: i giallorossi devono versare allo Strasburgo un indennizzo di 360mila euro. La Roma conta comunque di risolvere ogni problema tra martedì e mercoledì. L'ennesima voce dall'Inghilterra: Crespo sarebbe nel mirino di Sensi. Lo ha scritto ieri il tabloid inglese «Mirror». Considerato l'ingaggio e il costo del cartellino l'operazione può essere tranquillamente iscritta nella lista dei sogni impossibili.

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