di FRANCESCO CHIESA MONTREAL — Dopo 70 giri, vince il Gp del Canada, nona gara della stagione di F1, ...
Michael Schumacher, dopo un weekend beffardo per la Ferrari, soffia nel finale di gara il secondo posto alla McLaren di Kimi Raikkonen. Alonso nella classifica del mondiale guida a 84 punti; Schumi insegue da lontano a 59. A punti anche Fisichella, Massa e Trulli. Senza vie di fuga e contraddistinto da brusche frenate, sul tracciato cittadino di Montreal, nella gara più dura della stagione, inizia il Gp del Canada con una partenza difficile per la Renault di Fisichella che si muove un istante prima dello spegnimento delle cinque luci rosse. Alonso intanto vola in testa, si inserisce come un fulmine Raikkonen. Fisiko, dopo l'errore, è dietro in attesa della decisione dei giudici di gara, mentre la Ferrari di Schumacher perde diverse posizioni (settima) bruciato da Montoya. Entra però subito la Safety-car per un incidente tra i due compagni di team nella Midland-Toyota Monteiro e Albers; e per una toccata tra Rosberg, che ha la peggio, e Montoya. La gara riprende al 3° giro con Alonso tallonato da Raikkonen. Schumi, intanto con la sua Ferrari, riesce a risalire alla sua posizione d'origine, il quinto posto. Intanto per Fisichella arriva la penalizzazione per la sua errata partenza, il pilota romano della Renault la sconta passando nella zona del pit. Rientra quinto: beneficia ancora una volta Schumacher. Dopo 10 giri, Alonso ha 6 decimi di vantaggio su Raikkonen. Sono invece 11 i secondi di ritardo tra Trulli e lo spagnolo leader dela classifica. Schumi controlla subito dietro. La McLaren però spinge, l'attacco di Raikkonen ad Alonso arriva in fondo al rettilineo del Casino. Ma non va. Al 14° giro, dopo una gara viziata da manovre esagerate, Montoya chiude il suo Gp con la sua McLaren. Giro 17, scosso, forse, dall'iniziativa di Raikkonen, Alonso aumenta il suo ritmo e cresce il vantaggio sulla McLaren. Stesso discorso vale per la Toyota nei confronti della Rossa di Schumi. Arrivano i pit stop: Alonso si ferma alla fine del 22esimo giro. Intanto però Schumacher nel corso del 24esimo giro supera Trulli prima della chicane che porta sul traguardo e Raikkonen si ferma per il suo rifornimento, assieme anche alla Toyota di Trulli e la Renault di Fisichella. Giro 26, torna in testa Alonso e Raikkonen insegue ad oltre 5 secondi, colpa di un errore del team al momento della sua sosta ai box. E tocca a Schumi, pit stop al 31esimo giro: bravi i meccanici e il tedesco rimane al terzo posto. Al 43° giro continua la Renault di Alonso a fare l'andatura, dietro ancora la McLaren di Raikkonen. Per Schumi e Massa i problemi sono in frenata. Freni sollecitati al massimo anche per Raikkonen. Salgono dunque I distacchi da Alonso che continua a dare gas. Al 49° giro si ferma ancora Alonso ai box e Raikkonen torna in testa. Al 52° al pit la McLaren del finlandese e al 57° per la Ferrari di Schumi. Chi guadagna è il solo Alonso, per lui ancora una gara perfetta, al comando dall'inizio alla fine, gestita da vero leader. Ma l'unico colpo di scena, l'incidente di Villeneuve che fa entrare ancora una volta in pista la Safety-Car. La gara praticamente riparte con le vetture tutte compattate, con Alonso costretto a perdere l'abbondante vantaggio accumulato. Si riprende a 7 giri dalla fine, con tutti I distacchi annullati. Alonso è avanti, poi tre doppiati. Raikkonen e Schumacher, subito dopo. Ad un giro dalla fine, l'altro colpo di scena del Gp: Raikkonen commette un errore in staccata e butta via la sua gara. Passa Schumacher che festeggia così il migliore secondo posto della sua carriera. L'appuntamento dello spagnolo è a Indianapolis. Lì la Ferrari, con un importante pacchetto di novità, promette la vittoria, ma intanto Alonso si gode la sua leaderchip sempre più solitaria.