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dall'inviato DUISBURG — Mentre gli ottavi di finale iniziano a dare i nomi delle ...

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L'allenamento è blindato, ma le sensazioni e le indiscrezioni che trapelano attraverso le fitte maglie della rete di recinzione del Dsv Sport Centrum Duisburg, Lippi non le può bloccare. Squadra che vince non si cambia, direbbe il saggio, ma ieri il ct azzurro ha provato di nuovo Totti dietro alle due punte «pure» Toni e Gilardino. È questa l'idea predominante a meno di ventiquattro ore dalla sfida ai «canguri» di Hiddink. Partita dura, fisica, da prendere con le molle e che riporta alla mente la «guerra» combattuta contro gli americani: per altro nello stesso stadio. Ma stavolta sul prato del «Fritz Walter» scenderà un'altra Italia: più motivata, concentrata e con la voglia di restare incollato al gruppone delle grandi. Per farlo il ct azzurro tornerà al 4-3-1-2 visto nelle prime due gare mondiali con Ghana e Usa. Lippi anche ieri ha mescolato le carte nell'allenamento a porte chiuse, ultimo prima della partenza per Kaiserslautern. Un'ora e venti di lavoro atletico con partitella finale sei contro sei, nella quale come sempre Lippi ha provato schemi in velocità e movimento in fase difensiva. Difficile, anzi impossibile, capire da lì come giocherà l'Italia lunedì, ma Lippi sembra intenzionato a tornare alle due punte con Totti subito lì dietro: il famigerato tridente alla faccia dell'Italia «catenacciara» criticata da tutti. Ovvio che le due punte sono l'«intoccabile» Gilardino e Luca Toni ancora una spanna avanti a Inzaghi: uno che Lippi preferisce metter dentro semmai a partita in corso. Per il resto sarà la solita Italia con Materazzi al posto dell'infortunato Nesta a far coppia con Cannavaro, Zambrotta sulla destra e Grosso a sinistra. A centrocampo, con l'ingresso della seconda Punta salta il posto a uno tra Perrotta e Camoranesi, con il romanista in netto vantaggio per una maglia da titolare. A sinistra di Pirlo giocherà ancora Gattuso. Praticamente all'opposto l'atteggiamento del ct dell'Australia Hiddink uno che agli azzurri ha già fatto male in passato. Ieri il tecnico ha cancellato l'allenamento isolando la squadra dallo staff tecnico e concedendo, a sorpresa, un pomeriggio di libertà ai giocatori. L'uomo che ci cacciò dal Mondiale nippo-coreano fa pretattica e vieta allo staff di dare informazioni sulle condizioni dei suoi giocatori. Insomma Hiddink ha iniziato una sorta di «guerra fredda» alla nostra nazionale. «Penso che adesso la squadra italiana sia cambiata molto rispetto a quattro anni fa - ha detto il ct australiano - anche lo stile di gioco è diverso, perché adesso hanno un modulo molto più offensivo. In Corea giocavano con una sola punta con uno schieramento e un'attitudine molto difensiva, oggi la squadra ha cambiato la mentalità, giocano un calcio più moderno, quindi sono più pericolosi». Che sia pretattica anche questa? Tiz. Car.

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