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MotoGp, in Olanda Rossi ultimo per colpa delle fratture: oggi decide se gareggiare

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Melandri in recupero è settimo, Capirossi quindicesimo. Hopkins in pole

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Solo poco prima della gara, infatti, Valentino Rossi potrà sapere se ce la fa o no a correre. «La mano è molto gonfia ed ho poca forza — spiega il campione del mondo — Abbiamo fatto il possibile, alcune infiltrazioni e punture di antidolorifici. Per la gara bisognerà vedere come starò nel warm up. Sarà comunque molto difficile». Già ieri, nel giorno in cui John Hopkins ha conquistato la sua prima pole, il pesarese ha rischiato di non esserci. Ha chiuso all'ultimo posto, staccato di quasi 4 secondi dalla Suzuki di Hopkins, ma più di tutto ha dovuto lottare contro le conseguenze dell'incidente di giovedì nelle libere. Al massimo ieri è risalito fino al terzultimo posto. Ad un certo punto ha anche detto basta pensando soprattutto a preservare il polso destro, quello che ha riportato una minifrattura insieme alla caviglia sinistra. Senza dimenticare, poi, il torace dolorante che non gli permette di respirare bene. Ma quello di ieri è un ultimo posto che conta poco per uno come Rossi: per lui partire dall'ultimo posto ed arrivare poi nelle posizioni di testa non è certo un'impresa impossibile, ma bisogna esserci per farlo. Voleva comunque qualificarsi, sperando magari in una clemenza del dolore nelle prossime 24 ore per giocarsi tutto in gara, cercando di conquistare qualche punto che tornerà utile per il Mondiale. In tutto questo Rossi, come la Yamaha, potranno comunque contare sul «gregario» Colin Edwards in chiave mondiale. Lo statunitense ha chiuso la prima fila, dietro alla Kawasaki di Shinya Nakano, ma soprattutto davanti allo statunitense della Honda Nicky Hayden, leader del Mondiale, +29 in classifica su Ross. Dietro Hayden il compagno di squadra Dani Pedrosa, mentre è sesto un sorprendente Chris Vermeulen con la Suzuki. Qualifiche a dir poco straordinarie per Marco Melandri e Loris Capirossi. A neanche 7 giorni dal drammatico incidente di Barcellona i due sono tornati in pista, dimostrando però condizioni apparentemente differenti, se non opposte. Volto sofferente, difficoltà respiratorie per Capirossi, che ha chiuso al quindicesimo posto, staccato di 1"649 dalla vetta. Volto sì tumefatto, con tanto di occhio nero (destro) per Melandri, apparso però in condizioni migliori dell'imolese della Ducati. Tornando a Rossi, dopo lo spettacolare incidente di ieri la giornata del campione del mondo è stata piuttosto travagliata. Fin dalle libere del mattino, che lo hanno visto percorrere soltanto tre giri, causa il polso dolorante. Sotto gli occhi preoccupati del dottor Costa, infatti, Rossi ha voluto subito percorrere 6 giri per capire se fosse in grado di continuare con le qualifiche e quindi di poter correre domani in gara. Dopo un consulto con Costa, nel retrobox ha tentato ancora di recuperare la condizione soprattutto al polso destro con ulteriori terapie. I suoi meccanici, inoltre, hanno cercato dietro sue indicazioni di adattare la manopola destra in modo da fargli sentire meno dolore. Ha quindi effettuato un secondo tentativo e dopo altri 7 giri ha quindi deciso di non proseguire con le prove per preservare il polso infortunato per la gara di domani. Nella 250, Jorge Lorenzo ha conquistato la pole (1'40"007) dopo un bello a suon di giri veloci con Alex De Angelis, secondo con l'Aprilia, e Andrea Dovizioso. Il leader del Mondiale è terzo con la Honda, staccato di 1"187. I due centauri italiani sono apparsi in forma e domani promettono battaglia. Nella 125, infine, pole per il finlandese Mika Kallio su Ktm (1'44"532) che ha preceduto il leader del Mondiale Alvaro Bautista (Aprilia), Lukas Pesek (Derbi) e Sergio Gadea (Aprilia). Mattia Pasini è quinto con l'Aprilia ma sembra non gradire molto le modifiche alla pista. Andrea Iannone è settimo con l'Aprilia. Oggi, dalle 11, le tre gare. Il MotoGp vedrà semaforo verde alle 14 (diretta Italia1).

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