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Le tappe dello scandalo

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Terremoto dopo il caos-intercettazioni

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2 MAGGIO: la Federcalcio annuncia l'apertura di un'inchiesta legata ad intercettazioni in cui sono coinvolti personaggi di primo piano del calcio. 4 MAGGIO: comincia la pubblicazione di ampi brani delle intercettazioni. Emergono i nomi del dg della Juventus Luciano Moggi, dell'amministratore delegato dello stesso club Antonio Giraudo e del vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini. 6 MAGGIO: a Napoli Luciano Moggi, il figlio Alessandro e l'intero Cda della Gea World vengono iscritti nel registro degli indagati. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. 8 MAGGIO: si dimette il presidente della Figc, Franco Carraro. Gli subentra temporaneamente il vice, Giancarlo Abete. 10 MAGGIO: emergono nuovi sviluppi. Si parla di nove squadre di serie A e B coinvolte, con oltre 50 indagati. Mazzini si dimette, l'Ufficio indagini sente, come testimoni, gli arbitri Bertini, Cassarà e Dattilo. 11 MAGGIO: si apprende che gli inquirenti sarebbero in grado di dimostrare come il «sistema Moggi» influenzava gli arbitri. Indagato De Santis, arbitro designato per i Mondiali. Scoppia anche lo scandalo scommesse, l'inchiesta viene aperta dalla Procura di Parma: indagati Buffon, Chimenti, Iuliano e Maresca. 12 MAGGIO: la procura di Napoli invita a comparire Carraro, gli ex designatori arbitrali Pairetto e Bergamo, oltre a Lanese. I carabinieri perquisiscono gli uffici di Federcalcio ed Aia. Gli indagati sono 41, 19 le partite di A ed una di B, quattro club di A (Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio) coinvolti. Moggi e Giraudo indagati anche per concorso in sequestro di persona (per Paparesta) 13 MAGGIO: la Figc ritira l'accredito mondiale a De Santis, ai guardalinee Ivaldi e Griselli ed agli ex designatori Bergamo e Piretto. 14 MAGGIO: la Juve conquista il 29/o scudetto. Moggi compare in tv e, tra le lacrime, annuncia: «Lascio il calcio, ora devo pensare solo a difendermi». Si autosospende il presidente dell'Aia Lanese. 15 MAGGIO: Moggi, ascoltato per sei ore a Roma, smentisce l'esistenza di una «cupola». Lippi dirama le convocazioni per la Germania, tra i 23 c'è anche il portiere della Juve Buffon. 16 MAGGIO: Guido Rossi è nominato Commissario della Figc. 18 MAGGIO: perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede della Juve, nelle abitazioni di Moggi, Cannavaro, Ibrahimovic. Si sospettano pagamenti di denaro in nero. L'Aia sospende nove arbitri e 10 guardalinee indagati. 19 MAGGIO: si dimette Pappa, capo dell'Ufficio indagini della Figc. 24 MAGGIO: Rossi nomina Borelli, ex procuratore di Milano, nuovo responsabile dell'Ufficio indagini. 25 MAGGIO: dura otto ore e 20 minuti l'interrogatorio di Bergamo nella procura di Napoli. 27 MAGGIO: gli atti delle inchieste passano a Borrelli che promette indagini in tempi brevi. 5 GIUGNO: partono ufficialmente gli interrogatori in Federcalcio, ma già il giorno prima Borrelli convoca come teste l'ex direttore di gara Pirrone. Nell'inchiesta entra a sorpresa anche la Sampdoria. 14 GIUGNO: Rossi nomina Agnolin Commissario dell'Aia. 19 GIUGNO: Borrelli conclude la prima parte dell'indagine su «calciopoli». Il suo lavoro è racchiuso nella relazione di 190 pagine.

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