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Il presidente della Caf, Ruperto

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«La giustizia ha i suoi tempi»

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E lo ha confermato ieri, con una nota della Federcalcio. Saranno soltanto due i gradi di giudizio. Per i procedimenti di primo grado le modalità saranno quelle previste dall'articolo 37 del codice di giustizia sportiva con termini abbreviati: il termine di 5 giorni (art. 37 n° 2) è stato ridotto a 3. Il termine di 10 giorni (art. 37 n° 3) passerà a 5. Le decisioni della Caf potranno essere impugnate entro tre giorni dalla pubblicazione ed essere formalizzate presso la segreteria della Corte Federale che rappresenterà l'ultimo grado di giudizio. Le società ed i dirigenti non potranno quindi appellarsi nè al Consiglio di Stato, nè al Tar, nè richiedere l'arbitrato da parte del Coni. La decisione del commissario straordinario della Federcalcio non prende in contropiede i legali chiamati a rappresentare in sede processuale le società. «I tempi sono stati accorciati ma l'importante è il rispetto della difesa in senso sostanziale — ha dichiarato Gianmichele Gentile, avvocato che avrà modo di rappresentare la Lazio ed il presidente Claudio Lotito — è fondamentale che i tempi stabiliti consentano una difesa effettiva. La nomina di Cesare Ruperto alla presidenza della Caf mi rende sereno: non ci sarà giustizialismo sommario. Ruperto è un magistrato con la emme maiuscola, che ha vissuto ogni tipo di situazione: sarà lui il primo garante del diritto della difesa tutelato dall'articolo 24 della Costituzione italiana». Ed il diretto interessato, fresco di nomina, ha già annunciato di voler fare le cose per bene: «Ho accettato solo per amor di patria — ha dichiarato il dott. Ruperto, primo presidente della Commissione d'appello federale — la giustizia non deve esser sommaria. Non si permettano di farmi fretta: i tempi del processo li stabilisco io. Mi è stato affidato un compito di giustizia, e la giustizia ha i tempi che deve avere. La rapidità dovrà fare i conti con la completezza». Il neo deputato Giulia Bongiorno, chiamata a difendere il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone ed il club doriano non si espone sul rito abbreviato: «Sarebbe inelegante da parte mia esprimere un parere tecnico». S. Pie.

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