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Arena: azzurri meglio del Brasile Temo l'attacco

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30del mattino ce n'è bisogno. Sceglie un orario insolito per la sua conferenza stampa, ma d'altronde il tecnico della nazionale americana Bruce Arena è un personaggio insolito con una faccia un pò spaccona da Brooklyn e un modo di parlare da attore consumato. C'è del sangue italiano nelle sue vene e la partita contro gli azzurri di domani non può che fargli ricordare le sue radici: «Sono sicuro di avere qualche discendente in Italia ma non l'ho mai trovato». Sarà l'orario mattutino, sarà il ricordo del poster degli azzurri che il nonno Salvatore teneva appeso sul muro della sua pasticceria, sta di fatto che Arena dimentica l'arroganza a stelle e strisce mostrata nei giorni passati e mostra grande rispetto nei confronti di una nazionale che considera «tra le più forti mai affrontate». «Tutti guardano al Brasile come la squadra più forte del torneo aggiunge ma a me piace sempre l'Italia e la seguo da anni». La famiglia di sua madre arriva dalla Sicilia, quella del padre da Napoli, ma Arena spiega di esser stato solo tre volte nella terra dei suoi nonni, anche se qualche parola in italiano l'ha imparata: «Ma non sono quelle che vorreste sentire voi», dice sorridendo, prima di farsi serio e analizzare un'avversaria «dalle grandi qualità». «Più di Totti spiega temo Gilardino e Toni. Fino a quando ha giocato, ha fatto un grande campionato nella Roma ma ora si vede che Totti non è al massimo della sua forma. Toni, invece, è forte, atletico, sa usare bene il suo corpo e ha fatto una grande partita contro il Ghana. Gilardino è sempre nel posto giusto e poi hanno una squadra al loro servizio. Sono loro i veri pericoli da cui dovremo guardarci perchè sono due ottimi finalizzatori». Per caricare squadra e ambiente, oltre che per evidenti ragioni di sicurezza, Arena porterà i suoi giocatori nella base militare di Ramstein per preparare la partita di sabato. Dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca, gli Stati Uniti non si possono permettere di perdere anche contro gli azzurri e quindi tra i soldati si può trovare «lo spirito giusto» per affrontare l Italia. «Un pareggio ci terrebbe ancora in corsa, ma giocheremo per vincere. Abbiamo capito gli errori che abbiamo fatto lunedì, anche se credo che le critiche siano state esagerate. Ma ho visto nei miei giocatori la voglia giusta per reagire e quindi siamo preparati al meglio per affrontare l'Italia». La formazione che giocherà contro gli azzurri sarà più offensiva di quella vista contro i cechi e Arena conferma che ci saranno alcuni cambi tra i titolari. Probabile l'utilizzo di Eddie Johnson, mentre rischia il posto DaMarcus Beasley, in teoria una dei giocatori più di talento a disposizione di Arena ma molto criticato dal ct americano dopo la partita di lunedì scorso. A centrocampo, ci sarà infatti bisogno di gente che corre visto che Arena ha capito in fretta l'importanza di alcuni giocatori di Lippi: «Mi è piaciuto molto De Rossi, è giovane e ha un grande futuro, e mi ha sorpreso l'impiego di Perrotta che si è rivelato un ottimo giocatore». Nel complesso, «l'Italia è una squadra che sa sempre cosa fare, cerca molto bene le sue punte e si difende con grande attenzione». Ma gli Stati Uniti domani devono vincere e, per un giorno, Arena vuole dimenticare completamente le sue radici italiane.

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