Scommesse, esponente sito inglese ascoltato per il filone-Buffon
In più in Italia non esiste un database dove risalire a tutte le puntate. Bisogna per forza fare una richiesta alla Casa madre in Inghilterra e non è detto che questa possibilità porti a risultati concreti. È quanto avrebbe detto, senza peraltro portare elementi nuovi all'inchiesta, il dirigente italiano del sito web inglese Eurobet che è stato ascoltato ieri in Procura a Torino nella veste di testimone, dai pm Giancarlo Avenati Bassi e Marco Gianoglio. L'inchiesta è quella in cui sono indagati, oltre al portiere bianconero Gianluigi Buffon, altri tre ex juventini (Chimenti, Maresca e Iuliano). Il sito, a cui Buffon si era accreditato per giocare attraverso alcuni amici parmensi, Brignoli, magazziniere, e Pelizzoni, titolare di un internet point, ha una filiale italiana a Roma. Il colloquio è durato un'ora e mezzo. Secondo indiscrezioni, il manager ha spiegato ai magistrati come sono organizzate le scommesse e le modalità per farle, ma nello stesso tempo ha subito smorzato le speranze dei pm di poter accelerare i tempi e risalire con precisione al tipo di giocate fatte dal portiere bianconero.