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Palmieri: escluso per scelta di Pairetto

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Come testimone è arrivato a piazzale Clodio l'ex arbitro Mario Palmieri allontanato dai ruoli tre anni fa. L'allontanamento di Palmieri fu deciso dagli ex designatori Bergamo e Pairetto, insieme col presidente dell'Aia Lanese. Ieri l'arbitro si è così espresso sulla situazione. «Diciamo che ho subito quella decisione, anzi diciamo che l'ho accettata. Mi reputavo un buon arbitro, ma ho dovuto accettare quello che hanno stabilito Pairetto e Bergamo». Palmieri, che è rimasto nei quadri dell'Associazione arbitri e che oggi è ingegnere, ha ricordato, dopo l'audizione, i motivi del suo allontanamento avvenuto tre anni fa, quando i due ex designatori Bergamo e Pairetto lo misero fuori dai ruoli arbitrali. «Allora si parlò di motivi tecnici - spiega Palmieri - e si parlò anche di una incompatibilità di carattere. Posso solo dire che mi reputavo un buon arbitro». E proprio le vicende legate all'allontanamento di Palmieri sono state al centro dell'audizione dell'ex arbitro con i due magistrati romani che con la testimonianza dello stesso Palmieri hanno affrontato un altro capitolo della inchiesta Gea, quella probabilmente relativa alla cosiddetta «combriccola romana» dei fischietti, ossia la presunta influenza che alcuni direttori di gara avrebbero subito anche da esponenti della Gea World. «Se mi aspettavo tutto quello che è accaduto? No, sinceramente non credevo che potessero venir fuori fatti del genere. Naturalmente a mio giudizio bisogna aspettare. Ma voglio dire un'altra cosa: nella classe arbitrale ci sono migliaia di persone oneste, e naturalmente può esserci anche qualcuno che sbaglia».

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