Contro la Svizzera parte dal primo minuto in coppia con Del Piero
I due insieme dal primo minuto non avevano mai giocato con Lippi. «Posso anticipare che Totti giocherà la prima delle due amichevoli in programma e con lui ci sarà anche Del Piero. Insieme supporteranno in attaccante centrale. Se al ritorno in campo Francesco avesse avuto due centravanti, per lui sarebbe stata più dura, invece così giocherà dietro ad un attaccante centrale e ad uno più defilato. Francesco - spiega il ct - non ha alcun problema, non ho paura dei contatti fisici per lui: contrasti in allenamento ne ha già fatti. Farà bene». Marcello Lippi, ct della Nazionale italiana di calcio, annuncia che oggi con la Svizzera gli azzurri giocheranno con il tridente. Cannavaro e compagni sono attesi dal primo «vero» test contro gli elvetici. «Non annuncio l'intera formazione perchè come di consueto attendo l'allenamento di rifinitura - ha spiegato Lippi - e proseguiremo dunque sulla strada che dallo scorso agosto ad oggi ci ha dato grandi soddisfazioni con tre giocatori con caratteristiche offensive che svolgono un certo tipo di lavoro». Dopo il match contro gli elvetici sarà il turno dell'Ucraina, venerdì a Losanna. «L'obiettivo per i due match con Svizzera e Ucraina - continua il ct - è quello di fare giocare a tutti almeno una partita e mezzo, facendo più cambi possibile, pur mantenendo un'ossatura di base». Poi Lippi parla della caratura degli avversari di oggi e venerdì. «Per questi test abbiamo scelto avversari tosti perchè io preferisco sempre giocare contro squadre impegnative. Il risultato non è la nostra prima preoccupazione, ma ci interessa che il gruppo possa avere un richiamo di attenzione riguardo certi automatismi e riacquistare l'abitudine alla concentrazione in gara. Poi è ovvio che con certe premesse ci si attenda anche un risultato positivo. Dopo questi due impegni avremo dieci giorni per preparare al meglio l'esordio mondiale contro il Ghana». L'ultima battuta il ct la riserva al clima che c'è nel gruppo malgrado le tensioni esterne derivanti dal particolare momento che sta vivendo il calcio italiano: «Il morale di tutti è buono, sia chiaro che se in Germania le cose non andranno come ci auguriamo non cercheremo nessun tipo di alibi. Abbiamo tutte le doti possibili e immaginabili per fare bene al Mondiale».