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Sprint vincente di Forster. Bettini in ciclamino

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Sorrisi per la Lampre, che è stata omaggiata dai suoi corridori nel passaggio a Usmate, davanti agli stabilimenti dell'azienda; sorrisi ma anche lacrime per Davide Bramati, che dopo una vita da gregario si è ritirato proprio ieri, al termine di questo suo ultimo Giro, e il gruppo gli ha concesso qualche chilometro di passerella, nelle vie di Milano, a raccogliere gli applausi del pubblico e degli stessi colleghi. E poi la corsa, per quel poco che restava da dire: il traguardo volante del km 58, a Cambiago, serviva a Paolo Bettini per scavalcare Basso dalla vetta della classifica a punti (si era sul 158 a 147 per il varesino) e conquistare la sua seconda maglia ciclamino consecutiva. Missione compiuta per il Grillo, che ha raccolto 8 punti allo sprint intermedio, lasciando per l'arrivo l'impegno di conquistare l'inezia che lo separava dal raggiungimento del suo obiettivo. Obiettivo minimo, farsi vedere anche nella tappa conclusiva per la Selle Italia, la squadra con più fughe all'attivo (ben 15): è stato Missaglia l'ultimo attaccante del Giro 2006, partito proprio dopo il traguardo volante e rimasto davanti per 20 km (con un vantaggio massimo di 3'10"), prima che il gruppo incredulo («Ma è davvero andato in fuga???») corresse a riprenderlo. Brutta fine di Giro per Lorenzetto, invece, caduto a 15 km dal traguardo e costretto al ritiro. E poi la volata: il tedesco Förster sorprende i pochi velocisti rimasti, il giovane Richeze e l'esperto (sempre piazzato) Pollack, mentre Bettini non trova spazio per passare e chiude solo al quarto posto. Ma.G.

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