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NONOSTANTE LA PENALIZZAZIONE A FINE GARA È SERENO

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Partito in fondo alla griglia ma dalla corsia dei box (per cambio del motore), con una rincorsa che ha dell'incredibile, su una pista dove è praticamente impossibile sorpassare, Schumi si è riscattato portando alla Ferrari un risultato di prestigio: il quinto posto. Ma c'è molto rammarico: «Non sono contento per quello che è successo sabato in qualifica - spiega Schumi -, ma a chi pensa che l'ho fatto apposta dico che non ho mai avuto intenzione di rovinare il giro ad Alonso». E' la prima dichiarazione, subito dopo la fine della gara nel Principato. Michael Schumacher è tornato a parlare della decisione dei commissari, che non hanno creduto alla sua buona fede. Lui accetta il verdetto, ma rimane stupito: «Sono rimasto stupefatto dalla durezza della decisione. Posso capire che dall'esterno le cose possano apparire strane, ma se non si hanno tutte le informazioni è difficile dare giudizi sensati. Io ho la coscienza a posto, e so che non l'ho fatto apposta a rimanere fermo in pista. Ma coloro che vogliono capire devono essere disposti ad ascoltare le mie ragioni. Invece c'è gente che non le vuole proprio capire le mie ragioni, e che resta convinta delle sue». Non vuole parlare del quinto posto, della splendida rimonta in gara. Insiste sull'accaduto: «Potete credermi o no, ma le cose sono andate così: ho commesso un errore, e mi spiace che a seguito di quell'errore io possa aver danneggiato Alonso. Ma io non sapevo neppure dove fosse Alonso, e se devo essere sincero non mi interessava saperlo, visto che ero concentrato sul mio giro veloce». Una manovra intenzionale? Molti piloti ne sono convinti. Su questo risponde Schumi: «Non tutti i piloti. Solo coloro che invece di venire a parlare con me sono andati a parlare con la stampa. Ecco, quelli sono sicuramente contro di me. Ma ce ne sono altri che invece sono venuti da me per cercare di capire. Sono in F1 da 16 anni e penso che non siano poi così tanti i miei punti neri. E ho imparato a vivere situazioni così». Sulla gara. «E' stata molto dura - continua - più di quanto potessimo pensare. Ora bisogna guardare avanti, ci sono tante gare da correre e tante da vincerne». Dunque Alonso e la Renault non sono imbattibili: «Siamo solo alla settima gara, fate voi il conto di quanti punti mondiali si possono guadagnare. Chi mi conosce sa che non rinuncerò a lottare. Non è nel mio stile. Io non mollo la presa, non fa parte di me. La Ferrari c'è; ci sono io». Fra.Chi.

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