Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Slittata la convocazione al Csm

default_image

Napoli prepara una raffica di interrogatori «eccellenti»

  • a
  • a
  • a

Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice, con il procuratore aggiunto Franco Roberti, hanno trascorso la giornata di ieri negli uffici della Procura di Napoli, anche se nessun indagato o testimone è stato sentito. Giornata di pausa negli interrogatori ma non nel lavoro dei magistrati, che hanno continuato a spulciare tra le carte accumulate in due anni di indagini e nei verbali riempiti dalle persone ascoltate negli ultimi giorni, per prepararsi ad una settimana densa di appuntamenti. Della Valle, Lotito e l'arbitro Gabriele sono i nomi degli indagati che compaiono nell'agenda dei pm napoletani. Ed il fitto calendario di incontri ha fatto slittare la convocazione davanti al Csm dei tre magistrati napoletani. La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura aveva invitato Roberti, Narducci e Beatrice a presentarsi domani mattina per essere sentiti in merito alla posizione delle toghe comparse nelle telefonate con i componenti della presunta «Cupola» che avrebbe condizionato il calcio italiano. Il Csm vuole anche chiarire l'identità della talpa che dagli uffici giudiziari partenopei informava l'arbitro Massimo De Santis sugli sviluppi dell'inchiesta. Ma i tre pm hanno chiesto ed ottenuto dal Csm un differimento a data da destinarsi dell'audizione. Precedenza all'inchiesta in corso, dunque. I magistrati napoletani stanno accelerando al massimo, con l'intenzione di chiudere le indagini entro metà giugno. Ma le persone da sentire sono ancora tante. Domani tocca al patron della Fiorentina Diego Della Valle. Dovrà rispondere sulle due partite (Chievo-Fiorentina e Lecce-Parma) che secondo gli inquirenti sarebbero state aggiustate grazie a designazioni arbitrali truccate per permettere il salvataggio del club viola nel campionato 2004-2005. Ma Della Valle dovrà anche dare spiegazioni sulla presunta richiesta al patron della Lazio, Claudio Lotito, di combinare un incontro tra le due squadre, finito poi 1-1. Il tentativo sarebbe fallito, secondo i pm, per il no del presidente biancoceleste. Mercoledì toccherà anche a Lotito rispondere ai pm napoletani sulla proposta di Della Valle e sui tre incontri in cui avrebbe avuto un «trattamento di favore» dalle terne arbitrali appositamente designate (Chievo-Lazio, Lazio-Parma e Bologna-Lazio). Lotito ha annunciato che porterà ai magistrati un dossier difensivo di 150 pagine. Martedì, invece, sarà il turno dell'arbitro Marco Gabriele, a cui viene contestato un episodio riferito a Roma-Juve del 5 marzo 2005. In una telefonata intercettata l'ex designatore Bergamo fa arrivare al quarto uomo la richiesta di portare con sé in campo un cellulare «sicuro» per essere contattato in caso di bisogno. La partita finì 2-1 per la Juve.

Dai blog