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Dominio devastante che speriamo si porti anche al Tour

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Ha devastato tutti, ha dato distacchi che non si vedevano da decenni, quasi 10' al secondo, il quarto è a quasi 20'. Prove di una superiorità schiacciante, che ora tutti speriamo Ivan possa esportare al Tour de France, dove una moltitudine di avversari specializzati sulla Grande Boucle lo aspettano col coltello fra i denti.Ma guardiamo gli altri, oscurati da tanta potenza. Gutiérrez Cataluña non rivivrà mai più tre settimane come queste, ha imbroccato il mese perfetto, una condizione invidiabile che gli ha permesso di resistere anche nei tapponi dolomitici, nei quali chiunque scommetteva sulla sua debacle. Secondo, davanti a un Simoni che negli ultimi giorni ha dimostrato di essere l'unico in grado di reggere il ritmo di Basso sulle grandi salite: il trentino ha 35 anni, forse a fine anno si ritira, ma inanella il settimo podio nella corsa rosa, come Coppi, Bartali, Gimondi: complimenti, se vorrà tornare per migliorare il record, saremo dalla sua parte. Cunego: si sperava che fosse ai livelli del 2004, invece a tratti è parso il lontano parente di quel Damiano. Però negli ultimi giorni è tornato in sé, ha risposto col carattere e l'orgoglio, è risalito fino alla quarta posizione, gli è sfuggito il podio ma ha ancora 24 anni, e tutta una vita per migliorarsi. Savoldelli ha sofferto per un'allergia, raccoglie un quinto posto che non lo gratifica più di tanto; Delusion de' Delusioni è Danilo Di Luca, mai in gioco, lontanissimo dai migliori. Forse gli converrà tornare a concentrarsi sulle classiche.Ma.G.

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