A Montecarlo conquista la pole, ma poi «rallenta» gli avversari
Michael Schumacher, che aveva conquistato la Pole ieri nelle qualifiche del Gp di Montecarlo, è stato retrocesso in ultima posizione, dopo oltre otto ore di camera di consiglio dei commissari Fia. Per ricapitolare la vicenda: ieri, a meno di due minuti dal termine della sessione cronometrata, il pilota tedesco della Rossa dopo aver commesso un errore alla Rascasse, è rimasto immobile in mezzo alla traiettoria, costringendo così i commissari a esporre le bandiere gialle e agli avversari, tra cui le due Renault di Alonso e Fisichella, di interrompere l'ultimo assalto alla Pole Position. Così nel Principato è scoppiata la protesta: tutti contro Schumi. Sono partiti una valanga di ricorsi alla Direzione Gara e intanto è cresciuto il nervosismo a Monaco. Imbestialito, senza freni, il patron della Renault Flavio Briatore: «Ci hanno impedito di trovare la Pole. Michael ha dei problemi con la testa, sono sicuro al cento per cento che ha fatto apposta a fare quella manovra. Se ha coraggio, lo ammetta. La pole era nostra, di Fernando. Ma Michael lo conosco bene fin dai tempi della Benetton quando vinceva grazie a me. Se ha coraggio, venga qui e mi dica guardandomi negli occhi che non lo ha fatto apposta». L'aggiunta di Fernando Alonso: «Io una mia idea ce l'ho. Ma me la tengo. Aggiungo solo che molto probabilmente se non avessi trovato bandiere gialle avrei fatto la pole». E infine Fisichella, comunque costretto dai giudici ad accettare un arretramento in griglia dalla 5ª alla 10ª posizione per aver rallentato la Red Bull di Coulthard mentre era lanciata nel suo giro veloce: «Lo dico da pilota: l'ha fatto al cento per cento apposta. Solo un bambino di cinque anni potrebbe alla Rascasse tenere il volante come lo ha tenuto lui. Nessun pilota potrebbe mai affrontare quella curva così, tantomeno lui che è stato sette volte campione del mondo». Questo in casa Renault, per non parlare poi dei suoi vecchi nemici come Jacques Villeneuve: «Michael lo ha fatto di proposito, ma vi pare che ci possano essere dubbi?». Insomma tutti si aspettavano una sentenza esemplare e questa, anche se dopo molte ore, è arrivata. I commissari hanno annullato i tempi di qualificazione di Schumacher e lo hanno punito per avere «deliberatamente fermato la vettura in mezzo alla pista» allo scadere delle prove di qualificazione. Questa ha significato che oggi in Pole, estromesso Schumacher, ci sarà Alonso. Al suo fianco, in prima fila, è avanzato l'australiano della Williams, Mark Webber. Dietro le due McLaren di Raikkonen e Montoya; poi in terza fila Barrichello (Honda) e Trulli (Toyota); in quarta Coulthard (Red Bull) e Rosberg (Williams) e in quinta Ralf Schumacher (Toyota) e Klien (Red Bull). Rimarrà comunque la polemica. In fondo sorpresa ci sarebbe stata in ogni caso, anche se la decisione fosse stata presa a favore di Schumacher. E pensare che dopo l'episodio della Rascasse, nel botta e risposta con la stampa francese e inglese, Schumacher si era difeso: «Volete la verita? Alla Rascasse ho bloccato le ruote anteriori e sono finito largo. Poi non ho capito più cosa stesse succedendo. Ho cercato di inserire la retromarcia e il motore è andato in stallo. Ero anche preoccupato perché ero subito dietro la curva. Ma che potevo fare? Sì, se fosse vero che l'ho fatto apposta sarebbe una vergogna. Non ho imbrogliato - continua Schumacher, rivolgendosi ai giornalisti - se voi vi trovaste a guidare qui, a Monaco, capireste e probabilmente non fareste domande cosi. Ma è sempre la solita storia: qualunque cosa tu faccia ha dei nemici che ti attaccano e degli amici che invece ti supportano perché credono in te. Ma non è una questione di amici o nemici, è una questione di sport.... Se volete credere a me, credetemi». Ma la Commissione Fia non lo ha fatto e pensare che lui, il sette volte campione del mondo aveva salutato amici, giornalisti, meccanici dicendo: «Vado a dormire sereno, non ho fatto nulla di male». La notte invece, purtroppo per Schumi, sarà stata un vero incub