«Ridiamo credibilità al calcio»
«Non sono riuscito a trasmettere il mio pensiero - ha dichiarato lo stopper della Juventus - ritengo che chi ha sbagliato in questa circostanza debba pagare: chi sbaglia è giusto che paghi. Personalmente ho piena fiducia nell'operato della magistratura ordinaria e in quello dell'Ufficio Indagini della Federcalcio. Vogliamo ridare credibilità al calcio italiano». Buffon è apparso invece più disteso dopo l'interrogatorio di Parma: «Mi sono tolto un peso, ora pensiamo solo alla missione in Germania». Il microfono è poi passato ad una delle «riserve» Marco Marchionni. «Un anno fa giocavo lo spareggio per la B, ora sono in ritiro con questi grandi campioni -dice l'ex parmense- sono consapevole di essere riserva ma mi auguro di andare in vacanza perchè vorrebbe dire che nessuno si è fatto male. Sono felice di essere tra i primi 27 in Italia e spero che questo sia un buon viatico per il futuro. L'unico rammarico è che mi sia capitato un infortunio che mi ha tenuto fuori nel momento sbagliato della stagione, ma va bene anche così». Il tornante ha firmato il contratto con la Juve a gennaio, quando non era ancora esploso il caos-intercettazioni. La Juve avrebbe voluto inserirlo in una mega-operazione con la Roma per arrivare al brasiliano Mancini. Lui spera di continuare a vivere il sogno Mondiale. Sim. Pie.