Seminario alla «Sapienza»
Rivera: il problema erano le istituzioni
Una tavola rotonda pensata per promuovere una riflessione sistematica sulla crisi del calcio italiano, ma soprattutto sul ruolo dei media in relazione alla vicenda. Pur riconoscendo «la necessità di un esame di coscienza da parte della categoria», il direttore del CorSport Vocalelli ha sottolineato le difficoltà incontrate dai pochi che hanno avuto il coraggio di denunciare «le anomalie del sistema dei procuratori, dei conflitti di interesse e del controllo federale degli arbitri alle istituzioni sportive, perché proprio le istituzioni erano il problema». Sulla responsabilità dei giornalisti è poi tornato il radiocronista Rai Cucchi, il quale ha affermato «l'esigenza di tenere a distanza le fonti per evitare condizionamenti», mentre Luca Valdiserri (CorSera) ha individuato nella «richiesta della notizia a tutti i costi la ragione per cui alcuni giornalisti hanno scelto la connivenza con determinati esponenti del sistema calcio». Sistema che poco prima Gianni Rivera non aveva esitato a definire «mafioso», evidenziando «le responsabilità oggettive di quei soggetti, Coni e Federazione, che avrebbero dovuto svolgere un ruolo di controllo e garanzia».