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«Le cattiverie contro di noi ci caricano»

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Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di mani pulite». Simone Perrotta è un ragazzo sveglio e intelligente. Sa che questo è forse il momento più difficile che il calcio italiano abbia mai affrontato. La nomina dell'ex procuratore di Milano a capo dell'ufficio indagini federale per il centrocampista azzurro è un passo importante per ristabilire la chiarezza e la pulizia nel mondo del calcio. «Noi ci sentiamo addosso la reponsabilità di dover dare credibilità all'Italia calcistica - dice Perrotta - siamo convinti di poter fare bene anche se poi nel calcio tutto dipende dagli episodi. All'interno del gruppo, che è compatto, c'è serenità. Vedo una squadra più unita rispetto agli Europei. Si scherza e si ride lasciando al di fuori quello che è successo. È chiaro che fa sensazione tutto quello che è successo e negli spogliatoi ne parliamo. Ma lo facciamo in maniera tranquilla e pacata, in attesa di vedere come si evolverà la situazione». Perrotta si schiera poi come i suoi compagni al fianco del ct, Marcello Lippi: «Sono contento di vedere qui Lippi, ma conoscendolo ne ero sicuro perchè lui affronta i problemi senza scappare. Lui stesso dall'inizio del ritiro ci sta dando grandi motivazioni per concentrarci solo sul Mondiale». Una replica alle dichiarazioni di Franz Beckenbauer: «Le cose che vengono dette contro di noi ci caricano solamente. Siamo consapevoli che siamo forti e possiamo solo fare bene». Poi si parla un pò di Roma. Prima una carezza a Totti: «Io Francesco lo vedo bene, sono sicuro che per la prima partita sarà pronto». Infine una battuta sulla Champions League: «Non mi piacerebbe partecipare ai preliminari da quinto in classifica. Mi sarebbe piaciuto meritarli sul campo. Ora però non mi piace affrontare questo argomento, dobbiamo preparare un Mondiale. Al momento giusto ne riparleremo». Sim. Pie.

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