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La Schiavone vince il derby tutto italiano Santangelo torna a casa

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A parte il fatto che il tennis è uno sport individuale e non a squadre, bisognerebbe anche considerare che un derby, come li chiamiamo noi usando una definizione impropria, assicura in ogni caso il passaggio del turno ad un nostro rappresentante. Purtroppo queste partite non sempre riescono bene com'è stato ieri pomeriggio il caso della sfida tra Francesca Schiavone e Mara Santangelo. Per Francesca era il primo incontro mentre Mara aveva dovuto battere il giorno prima un'avversaria di classifica migliore come la russa Kirilenko. Probabilmente per vincere quella partita, nella quale aveva dovuto rimontare da 1 a 4 nel terzo set, la Santangelo aveva speso un po' troppo. A sua volta la Schiavone avvertiva la responsabilità del pronostico e la necessità di confermare la sua leadership nel proprio giardino. Insomma non è stata una bella partita. La Santangelo non ha sfruttato uno 0-40 su servizio Schiavone ed una palla per il 5 pari che avrebbe potuto riaprire il primo set. Perso il quale Mara ha perso il filo del gioco mentre la Schiavone, malgrado un numero imbarazzante di doppi falli (otto) manteneva facilmente il controllo del gioco e del punteggio. Intanto hanno passato il turno anche Flavia Pennetta e Romina Oprandi. La Pennetta era favorita nei con fronti dell'ucraina Bondarenko ma sul campo le cose non sono state facili perché la nostra giocatrice ha dovuto lottare per tre set. A questo pounto la Pennetta ha la possibilità di raggiungere gli ottavi di finale dove potrebbe trovare, se tutto va bene, la Schiavone. Per quanto riguarda la Oprandi, una ragazza che è stata a lungo incerta se scegliere il calcio oppure il tennis, dopo aver superato le qualificazioni ieri ha battuto l'americana (che gioca per Porto Rico) Kristina Brandi in una partita molto strana. Infatti la Oprandi ha vinto i primi dieci giochi dell'incontro ma sul 6-0, 4-0 si è bloccata ed ha rischiato di perdere. E' stata comunque brava, quando ha perso il secondo set, a non scoraggiarsi ed a vincere il terzo. Intanto prendono quota le azioni di Venus Williams, che già aveva giocato una buona partita al primo turno. Ieri Venus, che in classifica è scesa al numero 12 ma è pur sempre la detentrice dl titolo di Wimbledon, aveva di fronte una delle tante ragazze dell'Est che uniscono qualità atletiche ed estetiche. Lucie Safarova è una ceka di 19 anni, mancina, che in un anno e mezzo è salita dal numero 185 al numero 31. La ragazza non si è scoraggiata quando ha subito un duro 6-1 nel primo set ed ha costretto Venus a giocare il suo m miglior tennis nel secondo per evitare una pericolosa soluzione in volata. Se non inciampa nella Schnyder, la svizzera che l'anno scorso è stata finalista in questo torneo, Venus può arrivare ai quarti dove troverebbe la giocatrice più in forma del circuito anche se è stata trascurata dai pronostici, la russa Nadria Petrova, recente vincitrice del torneo di Berlino.

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