L'ex bomber guida della spedizione azzurra
Da lunedì dovrà confrontarsi con i ragazzi chiamati a rappresentare l'Italia, giocatori spiazzati dall'onda anomala che ha travolto il mondo del pallone. «È una valanga che sta tirando giù tanto - afferma Rombo di Tuono - si sta portando giù tutto. Ma a noi corre l'obbligo di tornare a parlare di calcio. Non mi permetto di giudicare quanto sta avvenendo, preferisco attendere che la valanga si fermi prima di esprimere giudizi. Intanto sarà necessario spiegare ai ragazzi chiamati a rappresentarci il significato di un Mondiale. Personalmente sarà il mio ottavo Campionato del Mondo: gli stadi in Germania saranno pieni di tifosi italiani che verranno da ogni parte d'Europa. Anche nelle difficoltà è necessario tirar fuori un sorriso, fare buon viso a cattivo gioco, bluffare. Gli italiani che vivono fuori dal nostro paese attendono con ansia l'inizio di questo Mondiale, noi abbiamo delle responsabilità. La situazione attuale è difficile, la più difficile da quando, prima come giocatore, e poi come dirigente, faccio parte della spedizione azzurra per un Mondiale». E il compito del miglior cannoniere azzurro di tutti i tempi non sarà semplice: tenere alto il morale della truppa senza farsi travolgere dal clima di incertezza che regna sul mondo del calcio italiano. «Con questo Mondiale abbiamo l'obbligo di far riavvicinare la gente al calcio».