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La carica di Spalletti «Pensiamo a giocare» Totti dentro dall'inizio

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Oggi a San Siro, per l'ultima di campionato contro il Milan di Ancelotti, vuole gente che lotti col coltello tra i denti. Perché questa qualificazione la Roma se la deve conquistare sul campo senza aspettare «regali» dall'inchieste e le intercettazioni che stanno stravolgendo il mondo del calcio. Per farlo il tecnico giallorosso metterà dentro Totti dall'inizio. Un rientro «vero» per il capitano giallorosso che giovedì sera aveva giocato solo uno squarcio della finale che ha consegnato la Coppa Italia all'Inter. E non appare sciocco ai suoi occhi parlare proprio di calcio, quello giocato, alla vigilia di un match chiave per la stagione della Roma. «Per me non è inutile parlare adesso di calcio — attacca il giallorosso — PERCHE' poi se ai giocatori si dice che si arriva in Champions lo stesso, si fanno quei dieci metri in meno e si prendono due gol dal Milan. Si scenderà in campo badando sempre ai nostri principi e a onorare lo sport e la professione che facciamo. Col pensiero che abbiamo ancora una posizione da giocarci che può essere fondamentale per dare un contributo alla nostra società. Vivo questo momento con la voglia di avere chiarezza su quanto è successo, ma ho tentato di smussare certi discorsi parlando con la squadra. Non ci interessano perché dovremo affrontare una gara terribilmente difficile e ci proveremo». Insomma la Roma crede al quarto posto e lo vuole conquistare sul campo. «Ci crediamo, abbiamo il dovere di crederci, senza fare altre considerazioni: per me è un'imposizione da sottoporre ai ragazzi». Ma non dipenderà solo Roma, perchè a Verona si gioca l'altra sfida che vale la Champions: «Chievo-Fiorentina. «Sono convinto che il Chievo giocherà contro la Fiorentina così come ha fatto contro di noi. Questo, comunque, non è detto che ci basterà perché dovremo fare risultato contro il Milan». E anche sul fronte Milan il caos non sembra essere poco. Spalletti fa spallucce e pensa alle cose di casa sua: linea che finora sembra condividere la maggior parte degli addetti ai lavori. «Vedere che la mia società non è tirata in ballo mi fa enormemente piacere e mi dà ancora più forza e stimoli». Champions o no, comunque Spalletti ha già tracciato un bilancio di questa stagione e condivide il voto assegnato da Totti alla Roma nei giorni scorsi: nove. «Sono d'accordo con Francesco. Ha fatto un'analisi obiettiva. E poi, i punti sono grosso modo quelli della stagione 2003/04, cioè 71, in cui la Roma arrivò seconda. Di cose ne sono state fatte tante. Prendo ad esempio Perrotta che sarà uno dei giocatori più forti al prossimo Mondiale. Certo, ora abbiamo a disposizione una situazione dove si può agire con più precisione. Ma per competere con certe squadre bisogna ancora lavorare a fondo, fare crescere qualche giocatore e modificare qualcosa». Intanto oggi a San Siro la Roma ritroverà diversi titolari che aveva dato forfait nella finale di Coppa Italia. Rientreranno Mexes, De Rossi, Taddei e Perrotta. Non ci saranno Kharja (distorsione al ginocchio destro) e Kuffour (microfrattura al piede che però non dovrebbe compromettere i suoi mondiali). La formazione è praticamente fatta, anche se proprio sull'utilizzo di Totti Spalletti prima di lasciare la capitale è stato piuttosto scettico. «Non ce la fa ancora a disputare 90' con un determinato ritmo». Il che non vuol dire comunque che la cosa non gli consentirà di partire dal primo minuto. Con Totti dentro gli altri, almeno nella metà campo offensiva sono tutti titolari. Ci sarà Perrotta qualche metro lì dietro, con i due brasiliani Taddei e mancini sulle fasce. Anche a centrocampo, con Aquilani ancora infortunato, rientra la coppia titolare: De Rossi-Dacourt. In difesa scelte obbligate con Bovo che andrà nel mezzo assieme a Mexes. Panucci a destra e Cufrè a sinistra. Insomma, una volta ancora Spalletti mette dentro il meglio che ha. Basterà per la Champions?

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