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di SIMONE VITTA SHANGHAI — Quell'ammortizzatore, capro espiatorio di tutti gli acciacchi della Yamaha, ...

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Un vero calvario, una sorta di maledizione tecnica che Valentino si porta appresso, manco fosse incollata come un'ombra alla sua tuta. Sparisce e ritorna. Puntuale. Al sabato del paddock, quando la pista è ormai gommata a puntino e, con le coperture da tempo, il grip diventa assoluto. Più c'è aderenza, più la Yamaha vibra e balla nelle mani del suo pilota. Come accadde a Jerez, per scomparire quasi sull'asfalto infido del Qatar e poi tornare fuori, con tutta la sua prepotenza, in Turchia. E Rossi che sembrava aver finalmente trovato l'uovo di Colombo in quella molla e in quella idraulica della sospensione posteriore, dal dominio assoluto delle prove libere del venerdì è ripiombato nel buio. Precipitando addirittura in 13/a posizione nelle decisive prove cronometrate del Gp della Cina. Scatterà dalla quinta fila il re folletto. Cercando, come ha raccontato col volto triste e preoccupato, di salvare il salvabile in quel di Shanghai. Perchè l'aderenza c'è, il «chattering» ovviamente è saltato fuori. E la Yamaha gialla si è di nuovo imbizzarrita nelle mani di Valentino. A suo dire almeno nel 75 per cento del circuito. Per cercare di ovviare il più possibile all' inconveniente, Rossi ha soggiornato a lungo nel garage dei tre diapason, rimandando e ritardando il colloquio con i giornalisti. Per cercare, come ha poi spiegato, di limare al pelo almeno tutto ciò che si poteva raffinare. Il resto si vedrà, il suo pronostico lo sogna tra i primi cinque. Nulla più. Intanto, interrotte brevemente dalla pioggia, le prove decisive hanno regalato la prima pole della carriera nella MotoGp al piccoletto Daniel Pedrosa e alla sua Honda gommata Michelin. La copertura morbida va bene ma non dura, quelle con mescola più tosta non hanno poi così tanta aderenza per poter lottare in testa. Le due scelte diverse hanno portato Sete Gibernau al sesto tempo, mentre Capirossi, che ha provato la mescola più tosta ha concluso decimo. Sul podio potrebbe finire Colin Edwards, terzo nelle prove ufficiali. Anche il compagno di team di Rossi accusa noie di 'chattering' ma, a detta di Valentino, entra più piano in curva e soffre meno le reazioni ballerine. Come per Pedrosa, anche nella 250 è stata la prima volta in pole per Hector Barbera. Lo spagnolo del'Aprilia ha preceduto il compagno di squadra Jorge Lorenzo mentre terzo s'è piazzato il giapponese della Honda Shuhei Aoyama. Nella minima cilindrata s'è confermato leader Mika Kallio. Oggi le gare a partire dalle ore 6 su Italia 1, con replica adlle ore 11.

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