Lottomatica ai playoff

Più d'un segnale incoraggiante è arrivato. Ad esempio dalla solida partita di Ekezie, dal recupero mentale di Bodiroga (20 punti, 7/7 da 2, 1/4 da 3) dopo la stecca contro Napoli, e dalle conferme di Ilievski (15 punti,3/5da3) e di uno stratosferico Hawkins (16 punti, 10 rimbalzi, 4 recuepri, 9 assist, 30 di valutazione). Certo, dopo la sfida che chiuderà la prima fase domenica contro Milano, servirà che anche gli altri si allineino verso l'alto per cullare sogni di gloria. Piccola sorpresa nel quintetto di Roma dove, dopo un pò di tempo, Hawkins ha ripreso il proprio posto. Ma la presenza tra i titolari del falco di Washington non è servita a dare la scossa giusta in apertura visto che Teramo grazie al tiro pesante, prima con Crispin, poi con Sartori, ha ferito per il 6-2. Giachetti ha faticato a prendere le misure alla guardia statunitense subendone spesso il primo asso di partenza. Questo ha costretto la difesa capitolina a rotazioni che hanno liberato il perimetro o creato spazi per le schiacciate di Pasco. Lavorando di gomiti però la Virtus ha dato la prima raddrizzata alla partita agguantando anche un mini-vantaggio (10-12) con un contropiede di Giachetti. Ma troppo presto i falli hanno cominciato ad avere un peso specifico importante sull'incontro. La situazione ha costretto Pesic padre ad operare la scelta della zona, già messa in atto dal dirimpettaio Boniciolli qualche minuto prima. Così i padroni di casa hanno approfittato dell'appannamento offensivo di Roma volando fino al 33-26 al 5'42" del secondo quarto. Con Hawkins un po' in difficoltà dalla lunga e Pesiccino con le polveri bagnate Roma ha trovato i punti di un ispirato Ilievski. Due triple consecutive per lui ed un assist per Helliwell hanno così regalato il controbreak per il nuovo sorpasso, 33-34, che ha preceduto il +5, 37-42, ancora con il play macedone protagonista prima che Crispin fissasse al 20' il 39-42. Al rientro la Virtus ha agguantato il massimo vantaggio, 39-48 con Ekezie, ma Teramo non ha voluto fare da damigella ed ha trovato la nuova parità sul 60-60 al 30'. Tutto da decidere quindi nell'ultima frazione dove Boniciolli ha riprovato la carta della zona. Ed in una serata in cui solo Ilievski aveva dato scurezza dalla lunga sono stati gli uomini di maggior classe a chiudere i giochi. Decisive le uniche triple della loro gara per Hawkins e Bodiroga, con come Ekezie capace di muoversi bene in attacco ed erigere una diga in difesa. Vittoria e ventata di ottimismo. Ma con questa Virtus non c'è mai da calare la soglia d'attenzione. Milano sarà un bel test prima del via dei playoff.