di ALESSANDRO AUSTINI COMUNQUE vada, sarà un successo.
Domenica, ancora a San Siro, l'ultimo appuntamento del campionato contro il Milan per sperare nella Champions. Ma gli applausi del tecnico toscano alla squadra sono già arrivati. «Secondo me — dice il tecnico — anche se non abbiamo vinto questa coppa è stata una grande annata lo stesso. Cosa mi aspetto da Chievo-Fiorentina? Che i veronesi facciano la stessa partita che hanno giocato contro di noi». Spalletti è amareggiato ma risparmia critiche ad una squadra che ha dovuto far fronte per l'ennesima volta all'emergenza. «I giudizi sono soggettivi - prosegue - ma secondo me questa squadra ha fatto benissimo, perché poi si dovrebbero fare troppe considerazioni che non ho mai fatto durante la stagione e non lo farò adesso che la stagione si chiude». Ieri mancava all'appello anche De Rossi e la sua assenza a centrocampo si è fatta sentire. «È chiaro che averlo in campo sarebbe stato meglio per noi ma questi ragazzi sono stati straordinari sempre, anche nell'emergenza. Stasera (ieri, ndr) abbiamo pagato l'assenza di giocatori di esperienza come Daniele. Chivu mi ha chiesto il cambio dopo pochi minuti. Abbiamo provato ad aspettare un po' per vedere se gli passava il dolore ma non ce l'ha fatta». Il tecnico passa poi all'analisi dell'incontro con i nerazzurri. Una gara iniziata subito in salita a causa della rete fulminea di Cambiasso. «Avevamo risposto bene al primo gol dell'Inter. Poi la rete di Cruz, incassata in pieno recupero, ci ha tagliato le gambe. Forse quello si poteva evitare». Una delle poche note liete della serata è il rientro in campo di Totti per la prima volta dopo l'infortunio. «Francesco - spiega Spalletti - non aveva tutta la partita nelle gambe. C'eravamo parlati prima della gara e avevamo pensato che potesse giocarne uno scorcio. Purtroppo quando è entrato era un momento difficile perché ribaltare il 2-0 era davvero arduo. Si è mosso bene e ho visto tanta sicurezza nei contrasti». Un applauso a parte lo meritano i tanti tifosi giallorossi accorsi al «Meazza» che non hanno smesso di cantare neanche dopo il fischio finale. «Noi abbiamo il pubblico più bello d'Italia - ammette Spalletti - l'ho sempre detto e lo ripeto anche stasera». Secondo Tommasi la Roma ha perso le sue chance di conquistare il trofeo nella partita dell'Olimpico. «Forse all'andata - spiega il mediano - meritavamo più noi ma stasera l'Inter ha giocato meglio. È andata così. Probabilmente il 3-1 non ci sta, è pesante ma può darsi che noi non siamo riusciti a dare il meglio». Il centrocampista veronese dice la sua sullo scandalo emerso dalle intercettazioni. «La voglia di chiarezza c'è sempre. Dare una svolta al mondo del calcio significa che tutti ci tengono a questo gioco e che tutti vogliono dare un nuovo impulso al sistema. Credo che serva fare le cose come devono andare fatte e dare spazio alla voglia di chiarezza che tutti hanno».