Ascoltati dall'Ufficio Indagini della Figc Bertini, Dattilo, Cassarà e due asssistenti
«Sono semplicemente dei testimoni, non hanno respensabilità» ha dichiarato al termine della lunga mattinata il vice capo dell'Ufficio Indagini Mario Stagliano congedandosi dall'assalto dei cronisti: è stato un atto formale, un semplice colloquio. Del resto, tutti i protagonisti ascoltati ieri erano stati già convocati in gran segreto tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, ovvero quando arrivò in Federcalcio il primo fascicolo dalla Procura di Torino. Le audizioni negli uffici al primo piano di corso d'Italia sono iniziate intorno alle 9.30 quando davanti alla commissione dell'Ufficio Indagini si è presentato l'assistente di linea Carmelo Battaglia che resta a colloquio con gli inquirenti fino alle 10.35. Le audizioni vengono portate avanti parallelamente, in due stanze separate: contemporaneamente a Battaglia viene ascoltato anche l'arbitro Paolo Bertini. Il fischietto aretino, abito chiaro e occhiali da sole, entra nella sede alle 10.22 per uscirne esattamente sessanta minuti dopo. «Paolo - Bertini n.d.r. - non ha bisogno di avvocati, come nessuno di quelli con cui parleremo stamane: nessuna persona necessita di un legale» afferma sulla porta dell'ufficio il vice di Italo Pappa. Al termine della chiacchierata Bertini lascia gli uffici della Federazione a bordo di una C3 grigia. Nel contempo, in corso d'Italia 35 arriva anche un altro fischietto: Antonio Dattilo. «Sono molto tranquillo» afferma l'arbitro prima di affrontare la Commissione dell'Ufficio indagini formata da Eugenio De Feo, Maurizio Greco, Gianluca Leonelli, Marco Squicquero e Mario Stagliano: del generale Italo Pappa non ci sono tracce. Il direttore di gara calabrese, al termine della audizioni, sarà, tra tutti gli appartenenti all'Aia, quello che avrà passato il maggior numero di tempo in compagnia degli inquirenti: due ore e venti minuti. «Sono tranquillo più di prima» dirà all'uscita, con una faccia non proprio identica al suo stato d'animo. Pochi istanti prima delle undici e trenta arrivano anche gli altri due assistenti: i bolognesi Stefano Saglietti e Alessandro Stagnoli. Pochi minuti prima dell'una arriva anche Stefano Cassarà, altro direttore di gara convocato dalla Commissione dell'ufficio indagini. Il fischietto palermitano arriva con un gessato marrone, inforcando un paio di occhiali da sole. Sorride ma non apre bocca. Alle 13.35 è già fuori dagli uffici: sorride ancora. Nel frattempo anche i suoi colleghi - Saglietti, Stagnoli e Dattilo - hanno lasciato gli uffici, molto meno sorridenti e piuttosto agitati. È stato ascoltato anche Andrea Carlucci, ex appartenente alla Can. Oggi sarà la volta di Maria Grazia Fazi, ex segretaria della Can: insieme a lei è probabile che vengano ascoltati anche altri ex dipendenti della Commissione Arbitri. Nei prossimi giorni verrano sentiti anche Domenico Messina - oggi impegnato nella finale di ritorno della Coppa Italia - e Matteo Trefoloni, impegnato in uno stage dell'Uefa a Nyon. Probabile che queste due audizioni possano slittare all'inizio della prossima settimana.