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Anche la procura di Roma «punta» agli arbitri

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Ieri ascoltati dai pm della capitale l'ex ds giallorosso Franco Baldini e l'ex presidente dell'Ancona Pieroni

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Il possibile, nuovo, fronte di indagine degli inquirenti della capitale che indagano sulla Gea sembra emergere alla luce di risultanze investigative che ora dovranno essere approfondite e riscontrate. L'inchiesta che sta provocando un terremoto nel mondo del calcio potrebbe quindi riservare a breve nuovi clamorosi sviluppi e sfociare in altre iscrizioni di personaggi eccellenti nel registro degli indagati. In un'eventualità del genere, tuttavia, non si procederebbe per illecita concorrenza tramite violenza e minacce (ipotesi di reato presa in esame per Luciano Moggi ed i dirigenti Gea attualmente indagati) ma per frode sportiva. Attualmente al vaglio dei pm Maria Cristina Palaia e Luca Palamara c'è il rapporto del nucleo tributario della guardia di finanza nel quale, tra l'altro, sono citati i nomi di quattro direttori di gara: Massimo De Santis, Stefano Farina, Marco Gabriele e Luca Palanca. Intanto, sul fronte Gea, un contributo determinante sulla presunta posizione dominante della società, anche attraverso Luciano Moggi, sarebbe stato fornito ieri da Ermanno Pieroni, attuale dirigente dell' Arezzo ed ex presidente dell'Ancona. Il testimone sentito in procura avrebbe ribadito la presunta gestione «ombra» del direttore sportivo della Juventus su diverse società di calcio. Un concetto già espresso in passato da Pieroni in alcune interviste. In particolare, nel febbraio 2005 apparvero su un quotidiano dichiarazioni attribuite all'ex presidente dell'Ancona il quale accusava Moggi di avere «amicizie in tutti i gradi della Federcalcio. Con me si vantava di suggerire soluzioni all'attuale presidente federale Carraro, tutti i giorni». Non solo, nella stessa intervista, successivamente acquisita dalla procura di Roma, Pieroni, poi arrestato per il crac della società marchigiana, aggiunse che «Moggi riesce a controllare attraverso suoi uomini otto squadre di serie A». «In queste settimane - aveva ancora detto Pieroni - sta facendo pressioni per entrare nella Roma: vuole togliere di mezzo il direttore sportivo Franco Baldini per sostituirlo con Mariano Fabiani». Non a caso ieri gli inquirenti hanno sentito proprio Baldini. L'ex dirigente romanista, secondo quanto si è appreso, ha spiegato le modalità di acquisizione delle deleghe dei calciatori da parte della Gea. Non è escluso che l' atto istruttorio abbia toccato anche situazioni di mercato che abbiano coinvolto trattative instaurate dalle dirigenze di Juventus e Roma.

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