di PAOLO DANI «BASTA processi sommari, basta con il gioco al massacro preventivo.

Mentre il calcio italiano è scosso dallo scandalo intercettazioni, Tullio Lanese, presidente dell'Associazione italiana arbitri (Aia), interviene per chiarire la posizione dell'organismo che guida. «In relazione alle notizie pubblicate - dice Lanese in una dichiarazione ufficiale - negli ultimi giorni da organi di stampa, nell'attesa che la giustizia ordinaria e quella sportiva facciano il loro corso e completino le indagini, mi corre l'obbligo di intervenire chiarendo la posizione dell'AIA. Essa rappresenta l'intero movimento arbitrale italiano che conta ben oltre 32 mila associati impegnati al fine di garantire il regolare svolgimento di tutte le manifestazioni calcistiche sul territorio nazionale, dal campionato Esordienti a quello di serie A. Gli arbitri - prosegue Lanese - svolgono le loro funzioni con lealtà sportiva, in osservanza dei principi di terzietà, imparzialità e indipendenza di giudizio. Inoltre gli arbitri, pur consapevoli che nell'esercizio del loro ruolo possono commettere errori, hanno diritto ad essere considerati in buona fede e, in caso di infrazione disciplinare, sono sottoposti ad una giustizia celere e severa». «Proprio a tutela di questo patrimonio di persone e dei valori genuini che li uniscono - prosegue - non posso certo accettare in silenzio i processi sommari a carico di alcuni colleghi impegnati nei massimi campionati per il solo fatto di essere citati in conversazioni telefoniche di altri in assenza di qualsiasi prova di una loro colpevolezza. Un gioco al massacro preventivo che finisce con il danneggiare sia la loro credibilità personale sia quella dell'intero movimento. Inoltre tutte le polemiche sul mondo arbitrale si scaricano sui colleghi più giovani impegnati nei campionati minori con il rischio di mettere a repentaglio l'integrità psico-fisica degli stessi, come già sottolineato pubblicamente dal collega Massimo De Santis, in qualità di Rappresentante di tutti gli arbitri in attività. Quanto poi alla serietà e alla qualità del nostro operato ne è ultima conferma la designazione al prossimo Mondiale in Germania di ben due terne italiane, privilegio riconosciuto in Europa esclusivamente al nostro movimento».