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LA PEDALATA

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e poi il bergamasco gioisce per aver chiuso con 3" sul plotoncino di Cioni e Honchar, 7" su quello di Cunego, Basso e Di Luca, e ben 23" su quello di Simoni (e Scarponi). Si conferma la tendenza di inizio Giro: abbiamo una lepre, sempre più lepre, e che lo sarà ancora di più dopo la cronosquadre. Gli altri, più forti di Savoldelli in montagna, dovranno poi attaccarlo; avranno tante salite su cui provarci, ma per ora qualche scaglia d'inquietudine sta iniziando a insinuarsi nei loro pensieri. Lo sconfitto di giornata è Bettini. È stato frenato da una moto dell'organizzazione mentre stava per scattare dietro a Rubiera, ma la realtà è che un Bettini al meglio avrebbe fatto un sol boccone della moto e di Schumacher. Al Grillo manca forse qualcosa fisicamente. Ma soprattutto patisce una situazione in squadra in cui si è visto scalzato, nei cuori dei manager, dal rampante Boonen. E si sa quanto la fiducia del team possa valere per un corridore. Ma. G.

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