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E Moggi prenda esempio da lui

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Di Carraro si potrà dire tutto tranne che non sia un gentleman. Un uomo di potere sì, certo, ma anche un esperto capitano di bordo che ha gestito bufere e tempeste capaci di affondare perfino un transatlantico. Il suo iceberg è stato tenersi nel cassetto per troppo tempo le intercettazioni telefoniche. Semmai viene da pensare come abbia fatto a resistere così a lungo seduto sulla poltrona più prestigiosa del calcio, diventata di anno in anno sempre più scomoda. Se è vero che il potere logora chi non ce l'ha, va detto che il calcio logora tutti. Tifosi, allenatori, calciatori e presidenti. A logorare è soprattutto questo calcio pieno di sospetti, scandali, retrocessioni, fidejussioni, passaporti falsi, doping e fallimenti. E ora anche stracolmo di intercettazioni. Carraro ha fatto bene a farsi da parte. Le sue dimissioni vanno accettate come va apprezzato il suo gesto che speriamo sia da esempio per cambiare le cose. Lo stesso Moggi farebbe molto bene a imitare il gesto del presidente federale. Farsi da parte in questo momento gli permetterebbe di conquistare qualche attestato di stima e simpatia in più. Oltre a permettere al sistema calcio di ricostruirsi una faccia credibile. Del resto quelle telefonate suonano come una condanna. Se non penale (lo decideranno i giudici), almeno dal punto di vista morale, educativo e sportivo. Non è certo bello che i nostri figli crescano - e soprattutto si abituino - a convivere con la politica del sospetto, del garante delle regole che può essere scavalcato per raggiungere il risultato a tutti i costi. Come se il professore si potesse corrompere e ricattare per avere un voto più alto. In attesa che si decida di dare finalmente l'autonomia al settore arbitrale, staccandolo dalla Lega, la credibilità del calcio deve passare attraverso due tappe obbligate: le dimissioni di Moggi e le inibizioni sportive ai protagonisti negativi degli scandali. In verità, in questo periodo da Basso Impero, anche Galliani farebbe bene a lasciare la presidenza della Lega. Se non altro per evitare che si continui a parlare sempre di conflitto di interessi. Dei soliti sospetti. Al calcio più che mai serve l'anno zero.

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