di FABRIZIO FABBRI NON c'è stato tempo per la Virtus Roma di godere dell'importante successo di Roseto.

Il passo falso, terzo stagionale contro i partenopei, pregiudica la rincorsa alla terza o quarta piazza che dopo il blitz infrasettimanale in Abruzzo sembrava alla portata di mano. Ma con due giornate ancora da giocare l'accesso ai playoff, seppur ancora non matematicamente acquisito, è ormai cosa fatta con Bologna e Biella distanziate di quattro lunghezze. Peccato, perché agganciare la parte alta della classifica finale avrebbe voluto dire garantirsi, per il primo turno dei palyoff, la possibilità di giocare l'eventuale gara-5 in casa. Ma non c'è tempo per pensare troppo a ciò che poteva essere e non è stato visto che tra giovedì e domenica si consumeranno i due ultimi atti della regular season, prima con la trasferta di Teramo, poi con la sfida metropolitana con Milano al PalaLottomatica. In questi pochi giorni Pesic dovrà fare ricorso a tutta la sua esperienza per ricaricare, fisicamente e mentalmente, le batterie di Dejan Bodiroga. Contro Napoli infatti il fuoriclasse serbo ha steccato, giocando una partita in cui è stato evidentissimo il segnale di riserva delle sue energie. Con Righetti fuori fino al termine della stagione e Sconochini che potrebbe tornare utile contro Milano, se non addirittura nella partita d'esordio dei playoff, è essenziale che la Virtus riesca a ritrovare il suo faro, così come David Hawkins, nelle migliori condizioni. Intanto puntuali come una cartella esattoriale sono ricominciate a circolare le voci che vorrebbero emissari degli spagnoli del Girona pronti a formulare un'offerta milionaria nei confronti di Pesic. «È normale che in questa fase della stagione i migliori tra giocatori e tecnici finiscano in trattative di mercato. Ma io ho ancora un anno di contratto con Roma e voglio portare a termine il mio progetto». Queste le parole del coach serbo rilasciate una settimana fa e che oggi non fanno che tornare prepotentemente d'attualità.