Il terzo tempo di Massa
Lo hanno detto le qualifiche di ieri, con lo spagnolo che scatterà dalla pole position, affiancato sulla prima fila dello schieramento dall'alfiere della Ferrari. Difficile che qualcun altro possa inserirsi nella sfida che animerà il Gran Premio di questo pomeriggio. L'obiettivo di entrambi è, ovviamente, la vittoria, anche se l'imperativo è più categorico per Schumacher, il quale deve recuperare in classifica 15 punti,non pochi dopo quattro gare. La sensazione è che la Renault sul piano velocistico sia ancora irraggiungibile per la Ferrari. Del resto, non bisogna dimenticare che il successo conseguito nel Gran Premio di San Marino è nato da una prestazione superlativa del fuoriclasse tedesco, favorito dalle caratteristiche del circuito di Imola, dove i sorpassi sono pressoché impossibili. Così bisognerà vedere se la Ferrari ha compiuto ulteriori progressi e quanto incideranno le gomme nell'andamento della corsa. Un eventuale colpo di reni della scuderia di Maranello rappresenterebbe una confortante sorpresa, evitando un omicidio in fasce del campionato. Quanto la Ferrari sia migliorata rispetto al deludente Gran Premio d'Australia, poco più di un mese fa, lo ha dimostrato anche l'ottima qualifica di Massa, il quale si è evidentemente giovato del cambio del suo ingegnere di pista: l'inglese Rob Smedley in sostituzione di Gabriele Delli Colli. A pretenderlo è stato proprio il pilota brasiliano che non si trovava a suo agio dal punto di vista caratteriale con il tecnico italiano. Non godrà, invece, di alcun sostegno da parte del suo compagno di squadra Fernando Alonso, in quanto Fisichella, per la seconda volta consecutiva, non è riuscito a rientrare nel lotto dei magnifici dieci che danno la caccia alla pole. Ad Imola c'era stato un errore di strategia, che aveva coinvolto pure il team. Questa volta a beffare Fisico è stato, al contrario, Villeneuve, che nel giro decisivo lo ha ostacolato in maniera palese, scatenando le ire del pilota romano. In prova continua a sorprendere la Honda, finora destinata a recitare da comparsa durante le gare. Probabile che la storia si ripeta anche oggi. Nell'ambito della squadra giapponese da segnalare, però, che Barrichello è stato più veloce di Button. Nel suo piccolo, una notizia. La McLaren-Mercedes, invece, rischia di diventare, se non lo è già, la grande malata della Formula 1. Anche ieri non si è avuto il tanto atteso salto di qualità. Velocissima, ma fragile nella scorsa stagione, per privilegiare l'affidabilità è stata obbligata a ridurre le prestazioni, con quanta gioia dei suoi piloti è facile immaginare, in particolare di Raikkonen, il quale ambiva a disporre di una vettura con cui lottare per il titolo. Premio di consolazione, infine, per il nostro Trulli, al volante di quel bluff che si chiama Toyota, per una volta in una dignitosa posizione sullo schieramento di partenza.