Mancini: dovevamo chiudere i conti
Mancini e' contento del risultato un po' meno del secondo tempo della sua squadra. «Abbiamo preso un gol in contropiede - esordisce il tecnico nerazzurro - ed è assurdo perche' stavamo vincendo e non dovevamo concedere tutti questi spazi alla Roma». Dopo il gol a freddo di Cruz, c'erano i presupposti per costruire la vittoria già all'andata. «Sì, a quel punto pensavo di poter realizzare anche un altro gol e ricevere la Roma a Milano con piu' tranquillità. Nella ripresa ci siamo allungati troppo. I due attaccanti non riuscivano a restare dietro alla linea del pallone quando attaccava la Roma, e le abbiamo lasciato troppi spazi. Dopo il gol del pareggio loro hanno avuto anche un paio di occasioni per vincere, ma alla fine credo che il risultato sia giusto, anche se non ci lascia tranquilli, la Roma e' una squadra che quest'anno ha gia' dimostrato di essere molto pericolosa in trasferta e non sara' facile». Undici mesi fa fu una doppietta di Adriano a stendere la Roma nella finale di Coppa Italia della scorsa stagione, oggi il brasiliano e' sempre piu' fuori dall'Inter di Mancini del prossimo anno. Ieri non era certo neanche di essere nell'undici iniziale. Un assist a Cruz per il vantaggio, poi poco altro. Mancini comunque lo difende. «Ha fatto bene nel primo tempo, si e' mosso coordinandosi con Cruz alternando la zona centrale dell'attacco con la fascia sinistra. Ma in generale i difensori della Roma sono stati molto bravi. Chivu e Mexes sono davvero forti, anche Bovo lo ha tenuto a bada piuttosto bene. È su di peso? Non mi pare». Mancini aveva definito la Coppa Italia un obiettivo poco importante, ieri ha corretto il tiro. «Non e' vero che l'ho definita così. Dico solo che diventa importante solo quando si raggiunge la semifinale, non prima. Avete visto che stadio? Anche il pubblico risponde bene quando le partite sono sulla carta piu' combattute». Pubblico quasi esclusivamente di fede giallorossa, i 4500 biglietti inviati ai tifosi interisti sono stati gentilemente rispediti al mittente. Sugli spalti ieri di interisti ce n'erano non piu' di 500. ìSpero che al ritorno l'11 maggio ci sostengano, perche' l'affetto dei tifosi e' comunque fondamentale". Mancini chiude con Trefoloni. Una polemica che dura ormai da tanti anni tra l'arbitro toscano e il tecnico nerazzurro. Anche se forse è la Roma a dover recriminare per alcune decisione del direttore di gara. «Trefoloni non mi e' piaciuto - conclude Mancini - perche' non ha lasciato scorrere il gioco».