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di TIZIANO CARMELLINI ANCORA un pareggio e stavolta pesa non poco.

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Va meglio alla squadra di Mancini che non fa granchè, ma porta via un gol che a San Siro può fare la differenza. In tribuna Lippi non può veder il «suo» Totti lasciato, giustamente, in panchina da Spalletti, ma si gode un De Rossi in forma Mondiale. In campo più Roma che Inter, con un Trefoloni che sbaglia tanto e lascia i nerazzurri liberi di picchiare: bruttissimo il fallo di Cordoba su Cufrè pe ril quale si farà ricorso alla prova tv. I giallorossi giocano sprazzi di buon calcio, ma sbagliano ancora una volta troppe occasioni e mancano negli ultimi metri: film già visto forse anche troppe volte e giovedì prossimo a Milano sarà un'altra gara tutta in salita soprattutto senza Mexes, Perrotta e Taddei ammoniti e quindi squalificati. Ci sarà da inventare di nuovo. La Roma parte bene, gli uomini di Spalletti supportati da Totti chiamato in panchina proprio per dare una spinta morale in più, sembrano aver voglia di dimostrare che gli ultimi tre pareggi sono ormai alle spalle. Così non è, perchè al primo affondo l'Inter passa. E' l'ottavo quando Cordoba appoggia profondo su Cruz, l'argentino triangola con Adriano che gli restituisce un pallonetto delizioso a scavalcare la difesa. La retroguardia giallorossa resta immobile, Panucci non fa il passo in avanti, l'argentino scatta in posizione regolare e si ritrova da solo, palla al piede davanti a Doni. Il piattone destro non lascia scampo all'estremo difesore brasiliano e lancia in orbita l'Inter: fa 1-0 e partita in salita per la Roma. Spalletti prova a scuotere i suoi, Mancini e Taddei si danno il cambio lì davanti, Tommasi prova ad accentrarsi, ma ai giallorossi mancano, come sempre, gli ultimi metri. Impossibile entrare con il pallone in porta, tantopiù ora che Mancini ha alzato lì davanti un vero e proprio muro umano. Così, bisogna arrivare al 35' per sottolineare la prima palla gol vera di una Roma che spinge ma non passa. E' De Rossi, tra i migliori in campo, che ci va vicino con un tiro cross infilato sotto l'incrocio dei pali. Bella la reazione di Julio Cesar che chiude in angolo. Prima dell'Intervallo altra prodezza di un portiere brasiliano: stavolta però è quello romanista che si oppone in maniera straordinaria alla punizione, altrettanto spettacolare, di Stankovic. Dopo la pausa la Roma rientra col dente avvelenato. Spalletti deve aver strigliato pesantemente i suoi e i giallorossi sembrano avere un altro passo. Tre minuti e Favalli è costretto agli straordinari: bello l'anticipo du Taddei ben imbeccato nell'area piccola da Perrotta. Un giro di cronometro e ancora gran velo di Perrotta per la mezza girata, a lato, di Taddei. Ma il gol è nell'aria e arriva puntuale al decimo. Azione corale giallorossa che si sviluppa sulla fascia destra da dove Taddei mette nel mezzo. Delizioso il tacco di De Rossi che smarca Mancini in area: il destro del brasiliano inchioda Julio Cesar e riapre la gara. Uno pari. La Roma ora ci crede e la pressione cresce a vista d'occhio: si gioca a una porta, con l'Inter che sta lì pronta a ripartire in contropiede. Ci provano prima Mexes (rasoterra da fuori al 13'), poi Mancini su punizione, quindi gran palla ancora di De Rossi per Mancini che la ferma bene in area, ma poi subisce il ritorno di Zanetti. E' arrembaggio all'arma bianca, la Roma ci prova come può ma le speranze di andare a San Siro in cantaggio si esauriscono con l'increbile errore di Alvarez che sciupa male e addosso al portiere l'ennesimo assist di Perrotta. Finisce così e tra sette giorni a Milano sarà dura davvero.

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