SPALLETTI
Spalletti considera l'appuntamento di stasera una tappa fondamentale della sua carriera. Una finale di coppa Italia, quella vera (ne ha vinta una di serie C), lui non l'ha mai vissuta da protagonista. «Avrà dei vantaggi Mancini - dice il tecnico giallorosso - perché ha già vissuto questi momenti. Vorrà dire che cercherò di sbagliare ancora meno. Io questa partita la affronto con un'emozione particolare». Spalletti vuole giocarsi il suo debutto in finale senza troppi calcoli. «Non mi basterebbe vincere 1-0, un risultato che, comunque, non è affatto scontato. Dobbiamo tentare di fare la partita e più gol possibili. L'Inter è un grande avversario, ha fatto un campionato molto dignitoso. Ora le rimane la Coppa Italia e mi aspetto una squadra motivatissima. Mancini ha lavorato bene e le sue squadre giocano sempre un calcio offensivo». La gara di stasera dovrebbe coincidere con il rientro in campo di Totti. L'allenatore giallorosso, però, utilizza ancora il freno a mano. «Non sta benissimo ma farò di tutto per dargli una mano. Nei miei pensieri - racconta il tecnico toscano - c'è la volontà di tentare di farlo recuperare prima e quindi di farlo giocare. Di lui c'è sempre bisogno, però la Roma ha fatto bene anche senza di lui. Poi, è ovvio che Totti sia un riferimento importante per noi e fa piacere sia a me che al gruppo il suo ritorno in campo. Contro il Treviso farà sicuramente parte della gara come era previsto dai programmi». La Roma arriva alla sfida di stasera dopo la cocente delusione di Verona. «La squadra ha dei comportamenti da correggere e altri da eliminare. In diverse partite abbiamo cambiato totalmente atteggiamento in maniera repentina. Dobbiamo crescere sotto l'aspetto della maturazione e siamo troppo giovani per competere con chi sta davanti a noi. Per arrivare quarti ci manca il non prendere tutti questi gol, ma siamo convinti di poterci giocare il quarto posto e sarà così fino alla gara di Milano».