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Storico oro azzurro nella ginnastica artistica

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Il corpo libero è stato il momento della svolta, con le azzurre, trascinate da Vanessa Ferrari, che hanno fatto il sorpasso. L'Italia era entrata nella finale di oggi con il terzo posto nelle qualifiche di giovedì, dietro a Russia e Romania. Al volteggio, nella prima rotazione, le azzurre hanno iniziato con il freno a mano tirato. Federica Macrì con un 14.500 era quarta nella classifica di specialità, la Ferrari non andava oltre un 14.300 ed era ottava, dodicesima Carlotta Giovannini (14.175), che metteva un piede fuori della linea all'arrivo. A quel punto la piccola grande campionessa bresciana decideva che era giunto il momento di suonare la carica. Scuoteva le compagne aggiudicandosi con 15.600 la gara alle parallele davanti alla russa Lozhecko e alla romena Nistor. La Ferrari, scatenata, era ancora prima alla trave, dove vinceva con un altro 15.600 mettendo in fila le romene Ponor e Izbasa. La Bergamelli era settima (14.975) e la Parolari, nonostante una penalità di 1.3 per una «mezza caduta» prendeva 14.300 chiudendo in decima posizione. L'ultimo attrezzo, quello del trionfo, vedeva sempre la Ferrari al centro della scena. La 15enne della Brixia otteneva la seconda piazza (15.250) dietro alla Izbasa. Quinta la Parolari a 14.475, decima la Macrì a 14.250. «È stata una gara tirata fino all'ultimo esercizio — ha detto il dt Fulvio Vailati — Le ragazze hanno sopportato la tensione come delle veterane. L'immagine più bella? La squadra juniores sugli spalti che incitava le compagne nel sorpasso al corpo libero».

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